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Alcune iniziative nell’Anno Internazionale della Famiglia

«Il Santo Padre convoca tutte le famiglie (...) perché siano fedeli alla propria vocazione di servizio alla vita e alla piena umanità dell’uomo, fondamento di una civiltà dell’amore»[1].

Facendo eco a queste parole di Mons. Alvaro del Portillo, scritte meno di un mese prima del suo pio transito, molti membri dell’Opus Dei, insieme con i loro amici, hanno promosso a titolo personale in tutto il mondo svariate attività volte a riaffermare gli autentici valori della famiglia cristiana, cercando di rispondere fattivamente ai ripetuti appelli del Papa per l’Anno Internazionale della Famiglia.

Presentiamo una breve sintesi, necessariamente non esaustiva, di queste iniziative improntate alla certezza, che, come ricordato da Mons. Alvaro del Portillo, «è la pace nelle famiglie che porterà la pace nel mondo».[2]

Tutte queste attività sono frutto dell’iniziativa personale di membri e di Cooperatori dell’Opus Dei. Compito della Prelatura è semplicemente quello di offrire loro una profonda formazione cristiana che li porti a santificare il proprio lavoro professionale e i doveri familiari e sociali.

Seminari sulla famiglia

Innumerevoli incontri, riunioni e dibattiti sono stati organizzati dai fedeli della Prelatura, in collaborazione con persone disposte ad impegnarsi a ribadire in tutto il mondo i principi perenni sul matrimonio e la famiglia proclamati dal Magistero della Chiesa.

Ne descriviamo qui soltanto qualche campione, a testimonianza dell’impegno di filiale adesione all’insegnamento del Romano Pontefice che caratterizza gli apostolati dei fedeli della Prelatura.


Il 24 settembre il Centro Culturale Kroisegg ha organizzatato a Graz, Austria, un seminario sulla famiglia, svoltosi nell’aula magna della Clinica Pediatrica Universitaria del capoluogo della Stiria.

Ha preso la parola per primo Mons. Klaus Küng, Vescovo di Feldkirch e portavoce della Conferenza Episcopale dell’Austria per i temi relativi alla famiglia, che ha illustrato il magistero di Giovanni Paolo II. Quindi è intervenuto il Dott. Christoph Gaspari, giornalista viennese, sull’educazione dei figli all’amore fin dalla più tenera età.

In Australia e Nuova Zelanda sono state tenute riunioni di lavoro, promosse dalla Fondazione PARED (Parents for Education) e coordinate dall’Ing. Rafael Pich, Direttore della Fondazione Internazionale della Famiglia.

Altre conferenze hanno avuto luogo a Sydney, Canberra ed Hamilton, dal titolo “Today’s Family, Tomorrow’s World”. Anche la Conferenza Annuale di Warrane College è stata dedicata alla famiglia. È stata pronunciata dal Prof. William E. May, Presidente della Società Internazionale per l’Etica e professore dell’Istituto Giovanni Paolo II per gli studi su Matrimonio e Famiglia di Washington D.C. (USA), che ha illustrato alcuni principi morali per la famiglia d’oggi. Il Prof. May ha insistito sulle conseguenze negative della decadenza delle strutture sociali fornite in passato dalla famiglia, evidenziando i modi per rivitalizzarle.

Il Centro Condoray di Cañete, Perù, ha indetto un ciclo di conversazioni sulla famiglia, destinate ai contadini di venti paesi dell’entroterra. Un gruppo di madri di famiglia si trasferisce ogni settimana in una località diversa per far giungere a gruppi di donne, generalmente di condizione sociale modesta, il messaggio della Lettera alle Famiglie del Papa Giovanni Paolo II. Ispirate da queste conversazioni alcune coppie hanno regolarizzato la propria situazione matrimoniale.

L’Imoran Study Centre di Ibadan, Nigeria, ha organizzato nello scorso mese di marzo un seminario sulla “Promozione delle virtù nella famiglia”. Il programma prevedeva interventi e dibattiti sulla formazione spirituale e umana dei figli e sul rapporto interpersonale fra i coniugi.

Un gruppo di studio per giovani professionisti, incentrato sul commento della Lettera alle Famiglie del Romano Pontefice, è stato proposto da Wavecrest Study Centre, di Lagos. Nella stessa città, Helmbridge Study Centre ha promosso un ciclo di sei seminari, rivolto principalmente ai genitori dei ragazzi delle scuole secondarie che frequentano il Centro. È stato particolarmente apprezzato il tono eminentemente pratico delle lezioni, tenute da padri di famiglia.

L’Institute for Family Development di Dublino, Irlanda, ha promosso un simposio sulla famiglia, presso la Mansion House. Il Prof. David Isaacs, dell’Università di Navarra (Spagna), ha tenuto una conferenza intitolata “The Challenge of Marriage”, nel corso della quale ha parlato della vita in famiglia, del senso della fedeltà coniugale, della comunicazione fra i coniugi, sottolineando la necessità di considerare la famiglia come progetto comune per tutta la vita.

Nei due giorni successivi è stata tenuta, presso la sede dell’Irish Management Institute, una tavola rotonda su diversi aspetti della vita familiare. Nella capitale dell’Irlanda ha avuto luogo anche una conferenza di Mons. Cormac Burke, Giudice del Tribunale della Rota Romana, intitolata “Una questione di sopravvivenza: amore e famiglia nel mondo d’oggi”. L’attività ha riscosso notevole successo ed interesse da parte di molti giornalisti, che ne hanno fornito ampi riscontri nei quotidiani.

Una tavola rotonda —dal titolo “Hacia una sociedad de servicios”— è stata organizzata dal Centro di Formazione Professionale Los Tilos di Madrid, Spagna, nell’ambito delle celebrazioni per il XXV anniversario dell'inizio delle attività. Affrontando le tematiche dell’Anno Internazionale della Famiglia alle luce della notevole esperienza maturata in questo settore da Los Tilos, il simposio si è articolato in diversi interventi, relativi ai servizi sociali e alle politiche familiari in Europa, al contributo della donna ai servizi sociali e alla famiglia, al settore dei servizi alla famiglia e alla comunità.

Il Centro di Formazione Culturale Aurach di Monaco di Baviera, Germania, ha organizzato un ciclo di conferenze sulla famiglia. Il Dott. van den Aardweg, psicologo olandese, ha dissertato su “Famiglie vere e non-vere”, illustrando le attuali tendenze miranti a trasformare il concetto di famiglia e ad equipararlo a diversi tipi di relazioni non matrimoniali, per le quali viene anche richiesto un riconoscimento legale. L’oratore si è a lungo soffermato sul significato ed il valore autentico della famiglia fondata sul matrimonio.

Il Prof. Oeller, già Direttore della Radio-Televisione della Baviera, ha discusso sullo spazio della televisione nella famiglia, evidenziandone il valore positivo, come fattore di cultura, ma anche i rischi del suo abuso.

Infine la terza conferenza è stata tenuta dalla Dott.ssa Beatrix Dolfen, pediatra, su “Il significato della famiglia nello sviluppo della personalità del bambino”. Analoghi incontri di studio sono stati promossi in altre città tedesche: Aquisgrana, Colonia, Francoforte, Bonn, ecc.

È sorta recentemente a El Salvador la Fondazione «Vita e Famiglia», che ha già avuto modo di dar vita a diverse iniziative di ampio interesse, fra le quali un corso di etica medica per ginecologi, diversi colloqui nelle scuole e università sull’aborto e gli anticoncezionali, una serie di incontri sulla morale matrimoniale, la vita della famiglia e la bioetica. Inoltre ha promosso due tavole rotonde, trasmesse in televisione, sugli aspetti morali e clinici dell’aborto.

Rilevanti anche gli interventi, presso l’Assemblea Legislativa del Paese, nell’ambito della discussione di un Codice della Famiglia; fra gli altri, la proposta di istituire una giornata nazionale del diritto alla nascita.

La Business Spouses Association di Dublino, in Irlanda, ha promosso una serie di attività volte a sensibilizzare le mogli di imprenditori sull’importanza del ruolo della donna nella famiglia. Fra le altre, da segnalare una conferenza intitolata “Home Technology — Family Friend or Foe?”, che aveva come scopo lo studio degli effetti della moderna tecnologia sulle famiglie. Sono stati approfonditi l’impatto della televisione nell’intimità familiare e l’effetto dei giochi elettronici sui bambini, con particolare riferimento alle implicazioni psicologiche dell’abitudine alla “realtà virtuale”. Sono intervenuti la Dott.ssa Catherine Donnelly, dirigente di un’impresa pubblicitaria, ed il Sen. Don Lydon, moderati dal Dott. Alan Ashe, presidente dell’Irish Insurance Federation.

L’Associação de Estudios Superiores de Empresa (AESE) è un’istituzione sorta a Lisbona, nel Portogallo, che impartisce formazione tecnica e scientifica ad imprenditori, in accordo con i principi della dottrina sociale della Chiesa. Per celebrare l’Anno Internazionale della Famiglia ha promosso a Fatima una giornata di studio sulla famiglia in rapporto con la società contemporanea, la comunicazione sociale e l’impresa. Nelle varie tavole rotonde sono intervenuti esperti di diverse discipline. Il Vescovo di Leiria-Fatima, Mons. Serafin Ferreira da Silva, ha voluto esprimere il proprio sostegno all’iniziativa in un incontro informale con i partecipanti alla Giornata, che in precedenza avevano preso parte alla Santa Messa celebrata dal Vescovo emerito della diocesi, Mons. Alberto Cosme do Amaral.

Anche in Kenya, alcuni membri della Prelatura sono stati attivi nella promozione di iniziative a favore della famiglia: ricordiamo il simposio “The Doctor and the family in the modern world”, su famiglia ed etica medica, oltre al corso per studenti di Magistero sull’enciclica Humanæ vitæ. A Strathmore College (Nairobi) hanno avuto luogo una tavola rotonda, sulla discussione delle leggi nazionali relative alla famiglia ed un incontro sulla sessualità nel piano divino, con l’intervento del Dott. John Odhiambo, professore di Matematica nell’Università di Nairobi, e del Rev. Dott. Joe Babendrier. Anche a Mombasa si è svolto un analogo simposio.

Il Centro Internazionale di Formazione Hohewand di Dreistetten, in Austria, ha ospitato, nello scorso mese di marzo, un seminario dal titolo: “La famiglia interessa tutti”. Dopo l’intervento di apertura, pronunciato dal Vicario Regionale della Prelatura, Mons. Ernst Burkhart, che ha ripercorso le direttive recenti del Magistero, alcune partecipanti hanno esposto brevemente problemi e prospettive dell’educazione. Sono seguiti gruppi di lavoro, che hanno affrontato diversi aspetti dell’impegno educativo. Fra i frutti di quest’attività, la nascita di iniziative che si propongono la diffusione di un’autentica educazione cristiana.

Un’iniziativa analoga, rivolta a padri di famiglia, si è svolta ad Hohewand nel mese di giugno. Nella prima conferenza, Mons. Johannes B. Torelló ha sottolineato il ruolo del padre nell’educazione familiare. Quindi il Prof. Johannes Bonelli ha dissertato su “La santificazione del matrimonio e la famiglia nella predicazione del Beato Josemaría Escrivá”, mentre il Dott. Ludwig Juza ha analizzato il rapporto fra formazione e mezzi di comunicazione. L’attività si è conclusa con l’intervento del Dott. Paul Schulmeister, direttore dei servizi informativi della televisione austriaca, dal titolo “La famiglia di oggi è la società di domani”.

In Svizzera sono state promosse diverse conferenze incentrate su tematiche familiari. Una serie di interventi ha avuto luogo presso la Residenza Universitaria Sonnegg di Zurigo; gli argomenti trattati sono stati: la donna, la protezione della vita umana, la famiglia come immagine della Trinità e come fondamento della società.

Nel Centro culturale Le Rocher di Ginevra ha avuto luogo un ciclo di conferenze dal titolo “Madre ed educatrice”. Inoltre, l’Associazione Famiglia e Educazione di Zurigo ha organizzato l’11 dicembre una riunione per le famiglie che hanno partecipato ai seminari svoltisi durante il corso dell’anno.

Dal 1977 l’associazione Educhild di Manila, nelle Filippine, organizza corsi di formazione per genitori, al fine di promuovere i valori del matrimonio e della famiglia. Recentemente l’attenzione dei promotori si è concentrata sull’influsso esercitato dai mass-media sull’educazione dei giovani. Ne sono scaturiti vari suggerimenti pratici sulla produzione di programmi orientati alla promozione della famiglia.

Quest’anno i corsi di Educhild sono stati svolti anche ad Hong-Kong ed hanno visto la partecipazione di alcune coppie di genitori non cattolici e non cristiani. Il materiale pedagogico è in corso di traduzione alla lingua cinese.

Presso la Residenza Universitaria Los Alamos, nella capitale del Portogallo, è stato promosso un ciclo di conferenze sul ruolo della famiglia nella società contemporanea, con l’intervento del Prof. Marcelo Rebelo de Sousa, della Facoltà di Giurisprudenza di Lisbona, sulla famiglia come soggetto sociale, e dell’Ing. Roberto Carneiro, Presidente di Televisión Independiente, sul ruolo della famiglia nell’educazione ai valori.

È seguito un secondo ciclo, dal titolo “Famiglia ed etica sessuale”, coordinato dalla Dott.ssa Luísa Simões da Rocha, membro della Società Internazionale di Etica, che ha affrontato questioni attuali, come il valore della persona e la vita sessuale, la contraccezione nella società d’oggi, la pianificazione familiare naturale e le implicazioni etiche della fecondazione artificiale.

Sempre a Lisbona si è svolta un’attività dalla struttura semplice, ma rivelatasi di grande interesse: quella costituita dagli incontri per genitori dei soci del Club giovanile Xénon. Aspetti diversi riferentisi all’educazione dei figli, come l’uso della televisione in famiglia, i divertimenti dei figli, la gradualità nell’autonomia finanziaria, studio e vacanze, ecc., sono stati presentati a turno da una coppia di genitori; successivamente è seguita una fase di dibattito, al termine della quale sono stati enucleati i principi di base e alcune applicazioni pratiche.

Più di duemila coppie hanno assistito al ciclo di conferenze intitolato “La famiglia, ora e sempre”, organizzato dalla Fondazione «Hacer Familia» nell’aula magna dell’edificio Diego Portales, della capitale della Colombia. In parallelo con la Conferenza del Cairo, allo scopo di promuovere i valori permanenti della famiglia, la Fondazione ha invitato quattro personalità per lo studio interdisciplinare della famiglia.

La Dott.ssa Ana María Araujo, Direttrice dell’Istituto della Famiglia dell’Università della Sabana, di Bogotá, ha sottolineato il ruolo della madre nell’educazione dei figli. Il Rev. Raúl Hasbún, già Consultore del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, ha affrontato il tema della formazione della gioventù agli ideali.

Il Prof. Bernardo M. Villegas, economista e membro della Parents for Education Fundation (Filippine), ha glossato il mito della sovrappopolazione e della scarsità delle risorse naturali. Il seminario è stato concluso dal Dott. Diego Ibáñez, che ha rilevato l’importanza dell’esempio dei genitori nell’educazione dei figli.

Il Centro de Extensão Universitária di San Paolo del Brasile ha organizzato diverse attività di approfondimento delle questioni familiari. La prima è stata costituita da un ciclo di cinque conferenze su “Famiglia e Società nel mondo contemporaneo”. È seguito un Simposio sullo stesso argomento, con l’intervento di noti giuristi, quali l’ex-ministro della Giustizia, Célio Borja, e Ives Gandra da Silva Martins, tributarista e costituzionalista; dei deputati federali Hélio Bicudo e Sandra Cavalcanti; della saggista Sueli Caramello Uliano. Nel mese di novembre è stato organizzato un corso intensivo, della durata di una settimana, su “L’educazione della volontà e dell’affettività”, rivolto ad orientatori familiari, direttori e operatori pedagogici, insegnanti e professionisti.

A Santiago di Compostella, in Spagna, si è svolto un Convegno Internazionale sulla Famiglia organizzato dal Consiglio per la Famiglia, la Donna e la Gioventù della Giunta Regionale della Galizia. È stato lo stesso Presidente della Giunta a inaugurare il congresso, di fronte a numerose autorità e più di ottocento partecipanti.

Il Club Rúa Nueva ha presentato una comunicazione per spiegare il ruolo dei clubs giovanili, strumento di sostegno delle famiglie per l’educazione dei ragazzi all’uso del tempo libero, il “terzo spazio” che, con la famiglia e la scuola, compone il quadro della vita degli adolescenti. Fra le attività del club, sono state sottolineate l’importanza dello studio guidato, dello sport e delle iniziative che favoriscono la solidarietà con i più bisognosi. Infine è stata segnalata l’importanza della collaborazione di volontari universitari che, avendo una maggiore prossimità di età con i ragazzi, diventano i loro confidenti, favorendo quel raccordo con i genitori che garantisce l’indirizzo unitario del processo educativo.

Nel mese di giugno è stato celebrato a Montreal, nel Canada, un simposio bilingue, intitolato “Famiglia 2000, fiera del suo passato e fiduciosa nel futuro”, organizzato dalla Fondazione Famille, Développement et Culture. Fra gli oratori, il Prof. William May, dell’Istituto Giovanni Paolo II di Washington D.C., il Dott. Patrick Fagan, analista della Heritage Foundation di Washington D.C., e la Dott.ssa Jeanne Chevrier, dell’Università di Quebec. Un altro simposio, in lingua francese, ha avuto luogo in ottobre, sul tema “Famiglia e scuola”. Anche a Toronto e a Quebec si sono svolti, nel mese di novembre, incontri di analogo contenuto.

Oltre a diffondere personalmente i contenuti della Lettera alle Famiglie di Giovanni Paolo II, molti membri della Prelatura, Cooperatori e amici hanno promosso in diverse città della Francia incontri collettivi di riflessione e scambio d’esperienze, oltre a costituire a Parigi, nello scorso mese di maggio, l’Associazione per la Famiglia (APF) il cui scopo consiste nella promozione dei valori familiari, umani e cristiani nella cultura transalpina ed europea. Presieduta dal Prof. Meyer, membro del Pontificio Consiglio per la Famiglia, essa, oltre ad organizzare colloqui e conferenze, pubblica un bollettino a diffusione nazionale.

Presso il Centro Culturale Garnelles di Parigi si è tenuta una tavola rotonda sul documento pontificio, con la partecipazione del Prof. Meyer e del Dott. Dominique Descout. Altri colloqui hanno avuto luogo nell’aula magna del comune di Versailles e presso il circolo “Tommaso Moro” di Marsiglia. Sono state organizzate anche delle “giornate” di formazione e scambio di esperienze, il cui programma prevedeva, oltre alle riunioni familiari, la partecipazione alla Messa domenicale e alcune conferenze tenute da esperti di sociologia, demografia, storia e teologia morale. Alle attività, svoltesi a Bordeaux, Marsiglia, Tolosa, Grenoble, hanno preso parte centinaia di famiglie.

Di particolare rilievo gli incontri tenutisi presso il Centro Internazionale di Convegni di Couvrelles, in cui è intervenuto il Rev. Dott. Maycas, vicario episcopale della diocesi di Parigi, alla presenza di trecento persone, e presso la Scuola Tecnica Alberghiera Dosnon, dove il Dott. Gérard-François Dumont, professore della Sorbona, si è rivolto a famiglie di alunne ed ex-alunne ed a professionisti del settore alberghiero.

Convegni internazionali

Alcuni fedeli della Prelatura, oltre a promuovere conferenze ed incontri più ristretti in centri culturali ed associazioni, hanno organizzato o preso parte attiva a congressi internazionali, rivolti ad un pubblico più vasto. Presentiamo qui un breve sommario di alcune di queste iniziative.


In occasione dell’Anno Internazionale della Famiglia, si è tenuto dal 23 al 26 maggio a Monterrey (Messico), il I Congresso Panamericano su Famiglia ed Educazione, organizzato dall’associazione Fomento de Instituciones Educativas sotto gli auspici del Pontificio Consiglio per la Famiglia.

Il simposio è stato inaugurato con la Messa solenne, concelebrata nella Basilica di Guadalupe di Monterrey dal Card. Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia; Mons. Girolamo Prigione, Nunzio apostolico in Messico; Mons. Adolfo Suárez Rivera, Arcivescovo di Monterrey e Presidente della Conferenza Episcopale Messicana; Mons. Norberto Rivera, Vescovo di Tehuacán, Puebla, e Presidente della Commissione Episcopale per la Famiglia; Mons. Rafael Fiol Mateos, Vicario Regionale della Prelatura in Messico, ed altri. Vi hanno preso parte oltre duemilacinquecento persone, provenienti da tutto il continente americano e dalle Filippine.

Il Card. López Trujillo ha letto nel discorso inaugurale del Congresso un telegramma di Sua Santità Giovanni Paolo II, esprimendo l’augurio che «queste giornate di studio e riflessione contribuiscano a favorire una presenza più incisiva di educatori che diano testimonianza del Vangelo».

Anche il Prelato dell’Opus Dei, Mons. Javier Echevarría, ha inviato da Roma un messaggio, in cui diceva, fra l’altro: «Vi invito a considerare ancora una volta che Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo, ha voluto santificare con la propria presenza redentrice l’istituzione familiare: possiamo dire che “Dio ha scelto la famiglia”. Infatti in seno ad una famiglia è trascorsa la vita nascosta di Cristo. Giuseppe ha offerto a Gesù il sostentamento e gli ha insegnato una professione. Maria —Madre di Dio e modello per tutte le madri— era la presenza serena, l’affetto accogliente, la compagnia silenziosa del focolare.

»La famiglia è anche, in un certo modo, “l’inizio” della vita pubblica del Signore. Quel miracolo “prima del tempo” nelle nozze di Cana di Galilea ci parla della predilezione di Gesù per la famiglia. Anche le nostre famiglie riceveranno sempre il favore divino, se lo sappiamo chiedere con fede e umiltà, come Maria.

»Pochi giorni fa, il Papa ha parlato a Roma ai Vescovi dell’Africa della necessità di tracciare una nuova “linea Maginot”. Ha proposto di innalzare una muraglia di fronte all’edonismo consumista, che minaccia d’invadere i Paesi in via di sviluppo. Sapete bene che questo edonismo si esprime spesso attraverso un’aggressiva pressione antinatalista. Non è forse vero che alla radice dell’edonismo troviamo non solo l’eccessiva sollecitudine per il benessere materiale, ma anche l’abdicazione di questo amore esigente? Perciò la “linea Maginot”, la muraglia che dobbiamo innalzare, è una muraglia d’amore. L’esempio della maturità della nostra carità e della nostra fortezza nella fede saranno il migliore argomento per convincere coloro che non credono più nella famiglia. Soprattutto nei loro confronti dobbiamo essere “seminatori di pace e di gioia”, per usare un’espressione molto cara al Beato Josemaría».

Dopo avere richiamato suggestive espressioni del Fondatore dell’Opus Dei sulla vocazione alla maternità, uno dei più grandi doni che l’umanità abbia ricevuto da Dio ed in cui brilla un riflesso dell’amore del Creatore, il Prelato aggiungeva: «Non sono pessimista sul futuro della famiglia e so che non lo siete neppure voi. Pessimisti mi sembrano piuttosto coloro che, per timore del futuro, si chiudono alla vita. La fecondità, invece, è segno di speranza. I cristiani confidano nel futuro, sono aperti alla vita e hanno fiducia nella famiglia. Per i credenti, l’ottimismo ha in Dio il suo fondamento: in Dio, che è Padre nostro. Prego per i frutti del Congresso ed affido le vostre famiglie a Dio Nostro Signore e, con Lui, alla Vergine Santissima e a San Giuseppe».

Più di trenta personalità hanno svolto gli interventi congressuali. Meritano di essere ricordati i contributi del Card. López Trujillo (“La famiglia e l’educazione nell’Anno Internazionale”); del Prof. Bernardo Villegas (Filippine), sulle “Tendenze della crescita della popolazione”; del Dott. Aquilino Polaino-Lorente (Spagna), intitolato “Divertimenti in famiglia”; del Rev. Dott. José Miguel Ibáñez-Langlois (Cile), sul “Silenzio su Dio nel mondo scientifico”, e del Dott. Carlos Llano Cifuentes (Messico), che ha svolto il tema “Educare alla libertà”.

In altre sessioni sono stati trattati argomenti quali la legislazione sull’educazione, lavoro e tempo libero in famiglia, senso dell’allegria e della sofferenza familiari, formazione dei figli, ecc.

Fra le personalità che hanno partecipato al simposio, la Dott.ssa Carmen Vidal, Rettore dell’Università di San Sebastián (Cile); la Lic. Elizabeth Reyna, Direttrice dell’Associazione Venezuelana di Economia Sociale; la Dott.ssa Gracia del Carmen Zuñiga, fondatrice dell’Associazione Educazione e Famiglia dell’Honduras e dell’Istituto di Collaborazione Familiare, Coordinatrice della Commissione Nazionale dell’Anno Internazionale della Famiglia in Honduras.

Oltre alle conferenze, sono state tenuti gruppi di lavoro, nei quali i rappresentanti di diverse istituzioni operanti a favore della famiglia hanno reso note le proprie esperienze specifiche, come l’aiuto alle donne incinte abbandonate, ai bambini handicappati, ecc.

Sono stati allestiti stands per la vendita di libri, pubblicazioni e materiale audiovisivo su argomenti educativi e dottrinali. Molto attiva anche la Sala Stampa, a cui si sono rivolti numerosi rappresentanti della stampa locale, nazionale ed estera per ricevere materiale informativo.

Le idee ed i suggerimenti trasmessi nel corso delle varie sessioni hanno avuto uno sviluppo nelle successive riunioni, che hanno esaminato il modo di trasmettere i contenuti del Congresso a molte famiglie americane. Ad esempio, sono stati elaborati dei suggerimenti per la protezione dei diritti delle famiglie numerose.

La Facoltà di Educazione e l’Istituto della Famiglia dell’Università della Sabana, di Bogotá, hanno promosso, in collaborazione con l’Associazione per l’Insegnamento, un Congresso Internazionale sull’Educazione, la Famiglia e la Scuola: ritorno all’umanizzazione. Seicento i partecipanti, fra cui il Ministro colombiano dell’Educazione, il Nunzio apostolico e personalità in rappresentanza di sedici Paesi europei ed americani. Sono intervenuti dodici conferenzieri. I lavori congressuali si sono articolati in gruppi di approfondimento sulle questioni pedagogiche nella famiglia, nella filosofia e nella cultura odierna. Al termine del convegno sono state redatte tre comunicazioni a difesa della vita umana, che sono state inviate al Santo Padre, al Segretario Generale dell’ONU ed al Presidente della Repubblica Colombiana.

Trentuno esperti internazionali e diversi osservatori hanno preso parte al Simposio sull’Adozione, organizzato, nel contesto dell’Anno Internazionale della Famiglia, da “Acción Familiar” di Siviglia e dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, dal 26 al 27 febbraio.

Alla cerimonia di apertura sono intervenuti il Card. Alfonso López Trujillo; l’Arcivescovo di Siviglia, Mons. Carlos Amigo Vallejo; il Presidente di Acción Familiar, José Luis Vázquez de Dequit, che ha dato lettura ad un messaggio di adesione del Segretario Generale dell’UNESCO, Federico Mayor Zaragoza, e rappresentanti del Ministero degli Affari Sociali.

Fra le conclusioni del Simposio —integralmente pubblicate da L’Osservatore Romano— quella di restringere la possibilità di adozione alle coppie regolari, allo scopo di garantire al bambino il diritto ad una famiglia stabile, in linea con la Convenzione dell’Aia sull’adozione internazionale.

L’VIII Congresso Mondiale sul Diritto di Famiglia è stato celebrato a Caracas, dal 30 ottobre al 5 novembre. Vi hanno preso parte seicento persone, provenienti da diversi Paesi latinoamericani e dalla Spagna. L’iniziativa, sotto gli auspici di varie università ed organi giuridici, in collaborazione con enti pubblici che operano nell’ambito della protezione familiare, ha visto la presenza di molti membri della Prelatura e amici, esperti del settore giuridico e giornalisti.

Scopo precipuo del convegno è stato lo studio comparato del diritto di famiglia, mediante l’analisi della normativa vigente e dell’applicazione delle norme sotto il profilo della loro adeguatezza alla realtà sociale, per formulare suggerimenti utili agli organismi politico-legislativi e amministrativi dei singoli Paesi. Sono stati così esaminati diversi aspetti: dalle ripercussioni giuridiche delle nuove tecniche di fecondazione e della ricerca genetica, al diritto penale familiare; dal diritto patrimoniale della famiglia ai diritti dei minori.

La sessione conclusiva è stata tenuta presso la Corte Suprema di Giustizia; fra le conclusioni elaborate, la conferma che la famiglia è fondata sull’unione stabile fra uomo e donna per il reciproco complemento e la procreazione. Inoltre è stata evidenziata la necessità della tutela della famiglia da parte dello Stato, mediante un’adeguata azione legislativa. Le nuove tecniche genetiche devono essere sottoposte ad una regolamentazione giuridica, per evitare manipolazioni non rispettose della centralità della persona umana nell’ordinamento giuridico. Il nascituro diviene soggetto di diritto fin dal momento del concepimento e deve pertanto essere adeguatamente protetto. Per quanto riguarda la situazione dell’America Latina, è stata riaffermata l’esistenza, negli ordinamenti dei diversi Paesi, di una legislazione complessivamente a favore del diritto alla vita.

Giovani per la famiglia

Anche molti giovani hanno preso parte ai numerosi cicli di incontri e seminari sulla famiglia promossi da residenze per studenti e centri culturali universitari, nella consapevolezza che la validità del proprio contributo al futuro della società dipende dalla fermezza delle proprie basi dottrinali e culturali su questo importante argomento.


Più di settecento studenti hanno partecipato alla “Giornate Universitarie sulla Famiglia”, tenutesi simultaneamente, dal 25 al 27 agosto, nell’Università di Piura e nell’Università Nazionale di Piura. L’iniziativa, ha preso avvio con l’intervento del Rettore dell’Università di Piura, Dott. Antonio Mabres Torelló, che ha sottolineato come l’università non possa mantenersi estranea all’attuale situazione della famiglia, in quanto da essa dipende l’avvenire di tutta l’umanità.

È seguito un panel dal titolo “La dignità della persona umana: progressi della ricerca biomedica”. Il Dott. Edgard Tejada Zevallos, membro ordinario della Società Peruviana di Pediatria, e l’On. Enrique Chirinos Soto, membro del Congresso, con argomenti tratti rispettivamente dalla scienza medica e giuridica, hanno preso posizione contro l’aborto. Sono intervenuti anche il Rev. Dott. Guillermo Oviedo, Cappellano Maggiore dell’Università di Piura, e la Sig.ra Lupe de Rosell.

Il giorno successivo ha avuto luogo un altro panel, su “La famiglia, fondamento della società”, con il contributo del Prof. Leonardo Polo, professore di Filosofia presso l’Università di Piura, della Dott.ssa Teresa Cornejo, professoressa presso la Facoltà di Giurisprudenza, e del Dott. Ernesto Gallo, Amministratore Generale dell’Università.

Le Giornate si sono concluse con tre conferenze. Il Prof. Pedro Serna, della Facoltà di Giurisprudenza, ha analizzato le conseguenze della crisi del modello tradizionale di famiglia e la sua attuale rivalutazione. Il Dott. Hugo Guerra, giornalista e professore di Scienze dell’Informazione, ha evidenziato le contraddizioni della cosiddetta sicurezza demografica, propugnata da una concezione neo-materialistica dei rapporti internazionali. Infine il Preside della Facoltà di Ingegneria, Prof. Rafael Estartús, ha esaminato il rapporto fra popolazione e sviluppo, sostenendo che le posizioni pessimistiche su questo problema ignorano la creatività dell’economia di mercato.

“Questioni sulla famiglia” è stato il titolo di un ciclo di conferenze avviato presso il Seido Cultural Center di Ashiya (Giappone). Ogni primo sabato del mese un gruppo di universitari, interessati a conoscere l’insegnamento del Papa al riguardo, si riunisce per approfondire i valori della famiglia ed alcuni problemi ad essa pertinenti. Questi alcuni dei temi in programma: l’unità familiare, famiglia e educazione, il principio di sussidiarietà, il controllo demografico, l’aborto, famiglia e società, ecc.

Gli studenti hanno così potuto prendere coscienza dell’incidenza sociale degli abusi purtroppo in atto in molti Paesi, maturando la consapevolezza della rispondenza dei principi etici proposti dal Magistero della Chiesa con una visione veramente costruttiva del progresso sociale.

Dal 14 al 16 ottobre, presso la Facoltà Tecnica di Vienna ha avuto luogo un Convegno, organizzato dalla sezione della Cappellania Universitaria di Vienna affidata dall’arcidiocesi a sacerdoti della Prelatura. Scopo dell’iniziativa era quello di sensibilizzare i giovani ai valori familiari, visti attraverso i più avanzati contributi delle scienze umane.

Gli argomenti centrali erano: “La persona, chiamata all’amore”; “La famiglia, nucleo della società”; “Famiglia, sii ciò che sei!”.

Il Vescovo ausiliare di Vienna, P. Dott. Christoph Schönborn, ha parlato del ruolo della famiglia nell’educazione alla solidarietà: «La famiglia è l’unico luogo in cui la persona è amata per se stessa, e non per quanto apporta alla comunità». Il Dott. Andreas Laun, membro della delegazione austriaca alla Conferenza del Cairo, nel suo intervento sulla crescita della popolazione ha confutato alcune opinioni aprioristiche ed ha ravvisato la presenza di un nuovo femminismo, in contrasto con un’impostazione maschilista offensiva della dignità della donna.

Sono intervenuti anche alcune personalità politiche, come l’ex-Ministro della Famiglia, Dott.ssa Marilies Flemming ed il Ministro degli Affari Esteri, Dott. Aloisius Mock, che hanno rispettivamente criticato con decisione il ricorso all’aborto ed esaltato il ruolo della famiglia come scuola di responsabilità e solidarietà. In seguito hanno preso la parola alcune coppie impegnate nella difesa della vita, il filosofo Rafael Alvira, dell’Università di Navarra, ed il Prof. Jean-Marie Meyer, di Parigi. Da notare la presenza fra il pubblico di numerosi universitari provenienti da Ungheria, Slovacchia, Croazia e Repubblica Ceca.

Studenti di diverse Facoltà che frequentano il Centro Culturale Tajamares, di Santiago del Cile, hanno dato vita al Gruppo Giovani per la Famiglia (JOFAM), che ha organizzato diverse conferenze, fra cui è degno di nota il ciclo “Famiglia e divorzio, realtà compatibili?”, con la partecipazione del Prof. Hernán Corral, giurista, del Rev. Raúl Williams e dell’Avv. Miguel Luis Amunátegui. I componenti del JOFAM si riuniscono ogni settimana per studiare le notizie giornalistiche relative alla famiglia e scrivere articoli e lettere ai mezzi di comunicazione.

Cicli settimanali di meditazioni per universitari, incentrate su tematiche familiari, sono stati tenuti presso la Residenza Universitaria Boavista di Oporto ed il Centro Culturale Campo Grande di Lisbona. Altre conferenze e serie di colloqui sono stati tenuti nelle principali città del Portogallo.

Il Centro Culturale Tangwa, di Kinshasa (Zaire), ha organizzato un ciclo di conferenze su famiglia, popolazione e sviluppo nel mese di settembre. La giornalista María Elena Gutiérrez ha illustrato il rapporto tra famiglia e sviluppo, criticando l’imposizione del controllo della popolazione attuata spesso anche nei Paesi africani a bassa densità abitativa. È seguita la proiezione di un filmato sull’aborto, con un dibattito che ha visto l’intervento di studentesse di differenti Facoltà.

Un’altra conferenza è stata pronunciata dalla Prof.ssa Celeste Mourao Martins, sul ruolo della famiglia come cellula fondamentale della società. Anche questa conferenza si è conclusa con un dibattito, che ha messo in luce la visione tradizionale africana dell’unità della famiglia, ritenuto dalle studentesse come risolutiva per lo sviluppo del continente.

Il seminario “Università e Famiglia alle soglie del terzo millennio”, tenutosi nella Residenza Verapaz di Città del Guatemala, ha avuto lo scopo di diffondere le conclusioni del Congresso Universitario Internazionale UNIV, svoltosi a Roma nel mese di marzo, sul tema “Famiglia e Sviluppo”.

Sono intervenuti i coniugi Archila, fondatori dell’associazione UNIVIDA e delegati del Guatemala presso l’ONU nella conferenza preparatoria all’incontro del Cairo su popolazione e sviluppo, che hanno ricordato come la delegazione guatemalteca abbia presentato le proprie riserve su un capitolo del documento delle Nazioni Unite concernente l’aborto, in quanto contrario ad un articolo della Costituzione che tutela la vita fin dal concepimento. Successivemente il Rev. Dott. Gustavo González Villanueva ha esposto una sintesi della Lettera alle Famiglie di Giovanni Paolo II, rilevando la necessità dell’impegno degli universitari per promuovere una società più in sintonia con il progetto divino e con le esigenze della natura umana.

Infine Natividad Quintanilla, rappresentante dell’America Centrale al Congresso UNIV, ha presentato la dichiarazione promulgata dai cinquemila delegati universitari sulla famiglia, riconosciuta come soggetto sociale a pieno titolo.

Le Residenze Universitarie Alborán e Almonte di Siviglia hanno organizzato la fase regionale del Congresso UNIV dedicato a “Famiglia e Sviluppo”. Le sessioni, inaugurate dal Rettore dell’Università di Siviglia, Prof. Ramón Medina Precioso, sono state caratterizzate dalla presentazione di 25 comunicazioni elaborate da gruppi di studenti. Sono intervenuti anche lo scrittore Alvaro Pombo ed il professore della Facoltà di Filosofia Juan Arana. La conferenza conclusiva è stata a carico del sociologo José Jiménez Blanco.

L’annuale Seminario Universitario di Creston College (Sydney) è stato intitolato “La donna del domani”. Conferenzieri di varie discipline hanno sviluppato vari aspetti del ruolo della donna, con particolare riferimento all’ambito familiare. Fra i problemi pratici analizzati, l’armonizzazione fra lavoro e impegno in famiglia, e la procreazione responsabile.

“L’istituzione familiare e la sua attualità giuridica” è stato oggetto del I Incontro di Studenti di Giurisprudenza dell’Università della Sabana di Bogotá, promosso in collaborazione con il Centro Culturale Hontanar. Il simposio ha avuto luogo nel Centro di Convegni Cafetales, nei pressi di Manizales. Gli studenti hanno presentato diverse comunicazioni, sull’indissolubilità del matrimonio, i rapporti fra Stato e famiglia, la procreazione come fine naturale della famiglia. Le loro riflessioni, elaborate nell’ottica del realismo giuridico, hanno messo in luce la dignità della persona ed i fini dell’istituzione matrimoniale. Le conclusioni dell’Incontro hanno fatto riferimento alla norma costituzionale colombiana in materia di famiglia, rilevando la necessità di conformare l’attività legislativa ai dettami del diritto naturale.

Lo Studentisches Kulturzentrum Welrich di Bonn ha organizzato un seminario prendendo spunto dall’Anno Internazionale della famiglia. Nella prima sessione, la Dott.ssa Mariona Durany, traendo spunto dalla Lettera del Papa alle Famiglie, ha commentato la struttura della persona come dono di sé. In un altro incontro, la pedagoga Maria-Theresia Schieren ha dissertato sull’influsso della televisione sulla società.

Intorno alla Conferenza del Cairo

Per fare eco ai pressanti appelli del Santo Padre in preparazione alla Conferenza internazionale indetta dalle Nazioni Unite su Popolazione e Sviluppo, si sono moltiplicate in tutto il mondo le iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica ai valori della famiglia e alla difesa della vita umana fin dal concepimento. Esse hanno preceduto lo svolgimento della Conferenza tenutasi al Cairo nel mese di settembre.


Nel mondo accademico, sono stati elaborati diversi manifesti, sottoscritti da membri del corpo docente di varie università, contrari ad alcuni aspetti moralmente inaccettabili del documento preparatorio della Conferenza sulla Popolazione e lo Sviluppo. È stato il caso di un gruppo di professori di diverse Facoltà delle sette università di Roma —tra le altre il Libero Istituto Universitario, opera apostolica dell’Opus Dei—, che in una conferenza stampa, tenuta presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, ha presentato il testo di una dichiarazione, sottoscritta da circa mille docenti universitari italiani, per invitare le autorità ad individuare un nucleo di principi guida fondamentali nelle materie in discussione e pienamente aderenti alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948.

Diverse sono state le pubblicazioni create per diffondere criteri morali retti sulla famiglia e la difesa della vita, in vista della Conferenza del Cairo. A modo di esempio, a Lima sono stati pubblicate e poi distribuite in tutto il Perù 10.000 copie di un opuscolo in cui viene sintetizzata la dottrina della Chiesa; un analogo dossier è stato realizzato a Barcellona. Innumerevoli sono stati gli articoli pubblicati sui giornali e sulle riviste specializzate.

Duecentomila firme per chiedere la revisione del documento dell’ONU per la conferenza del Cairo sono state raccolte da giovani delle Residenze Universitarie di Roma, Milano e Bari, in otto delle più prestigiose università italiane. In un comunicato, riportato da vari giornali nazionali, gli studenti hanno denunciato pratiche lesive della dignità umana, come la sterilizzazione ed il ricorso all’aborto come mezzo per il controllo delle nascite, introdotte in alcuni Paesi in via di sviluppo con finanziamenti delle nazioni più ricche, e lo scarso spazio dedicato dal documento del Cairo al tema dello sviluppo, che propone invece, surretiziamente, una pianificazione demografica rigida e capillare, attraverso le suddette pratiche.

Per iniziativa di una famiglia di Santiago del Cile, è stata presentata una lettera delle famiglie alle autorità cilene: il documento chiedeva che nella conferenza del Cairo venissero difesi i diritti della famiglia e quello alla vita fin dal concepimento. Questo messaggio è stato pubblicato da numerosi organi di stampa. In soli dieci giorni sono state raccolte 61.000 firme di adesione.

Il Centro Val d’Or di Yaoundé (Camerun) ha tenuto in giugno un ciclo di conferenze sull’Anno Internazionale della Famiglia. In esse, glossando il messaggio della recente Lettera alle Famiglie, è stato sottolineato il profondo significato della sessualità umana, della paternità responsabile, del ruolo dei genitori nella educazione dei figli.

Inoltre, commentando alcuni aspetti dei lavori della Conferenza Internazionale su Popolazione e Sviluppo, sono stati esaminati il diritto alla vita, il matrimonio come fonte della comunità familiare e il diritto dei paesi in via di sviluppo di non essere soggetti a pressioni sull’impostazione della propria politica demografica.

La Presidente dell’Associazione di Demografia del Camerun, Dott.ssa Benedicta Ngu, ha evidenziato la fragilità scientifica delle previsioni circa la sovrappopolazione ed i suoi riflessi sull’economia del Paese, e le conseguenze negative di una legalizzazione generalizzata dell’aborto.

Nel mese di agosto, il Centro de Extensión Cultural Yrupé di Asunción (Paraguay) ha organizzato una tavola rotonda sulla famiglia. Esperti di diritto, medicina e filosofia hanno illustrato alle numerose liceali e universitarie presenti gli aspetti principali della dottrina cristiana. L’attività è stata filmata e la proiezione è stata successivamente trasmessa in varie scuole. Le partecipanti hanno poi promosso una raccolta di firme a favore della vita, ed alcune di esse sono intervenute in un programma televisivo rivolto ai giovani e dedicato a tematiche di carattere familiare; a seguito di questa iniziativa, è stata composta una delegazione che ha avuto un colloquio con il Presidente della Camera dei Deputati, rappresentante del Paraguay alla Conferenza del Cairo.

Anche i giovani del Centro Universitario Ycuá si sono impegnati in un’opera di diffusione dei valori dell’istituzione familiare, mediante la proiezione di filmati, l’organizzazione di conferenze e l’invio di lettere alla stampa.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica di fronte all’aggressiva campagna di pianificazione familiare rivolta alla gioventù keniana, Kianda School ha organizzato a Nairobi alcuni corsi d’orientamento per insegnanti delle scuole elementari e medie. Conseguenza di questa e di altre iniziative analoghe, come tavole rotonde e conferenze promosse dalle ex-alunne di Kianda, sono state raccolte 12.000 firme ad un documento di dissenso su alcuni punti della conferenza del Cairo, consegnato all’approvazione dei rappresentanti del Kenya.

Nel mese di giugno il Centro Culturale Angra di San Paolo del Brasile, allo scopo di studiare i temi in discussione alla Conferenza sulla Popolazione e lo Sviluppo, ha organizzato un “Congresso sulla Famiglia”, rivolto a giovani liceali ed universitari. Preceduto da una sessione preliminare di studio sul ruolo della famiglia nella società attuale, il congresso è stato inaugurato dalla conferenza della Dott.ssa Cristina Zanni, psicologa specializzata in educazione familiare, su “La Famiglia e la Chiesa”.

Quindi le partecipanti si sono suddivise in gruppi tematici, su popolazione e sviluppo, popolazione e risorse naturali, concetto di famiglia e metodi anticoncezionali, che hanno condotto lo studio su materiale bibliografico comprendente documenti del Magistero e studi scientifici.

Le conclusioni del simposio sono state presentate in una lettera, firmata da tutte le partecipanti e inviata all’ONU, e in un articolo per la stampa. Inoltre è stata inviata una lettera al Ministero degli Esteri, in cui le giovani esprimevano la propria opzione a favore della vita.

Il Centro Laya per la Qualificazione della Donna ha organizzato a Buenos Aires, nei mesi precedenti allo svolgimento della conferenza del Cairo, diverse attività sugli argomenti del documento preliminare.

La Prof.ssa María Coelho ha esposto una sintesi della riunione previa tenutasi negli Stati Uniti ed ha comunicato le conclusioni del Congresso internazionale sulla Famiglia, tenutosi in Messico, commentate anche dalla Sig.ra Isabel Curat. In seguito la giornalista María de los Angeles Colón ha trattato dell’incidenza del pubblico sui mezzi d’informazione, in particolare riguardo al sostegno che possono offrire alla famiglia. Diverse partecipanti hanno scritto lettere a istituzioni pubbliche per difendere la vita ed hanno promosso incontri sulla famiglia e la vita in scuole secondarie ed università. Un’analoga iniziativa è stata tenuta, nella capitale argentina, presso il Centro Ailén.

Un gruppo di fedeli della Prelatura ha organizzato con amici una serie di incontri in un club sociale di Bogotá, allo scopo di studiare i rapporti fra popolazione e sviluppo ed approfondire il documento preparatorio della conferenza del Cairo. Al termine dell’attività è stata mandata una lettera al Presidente della Repubblica per invitarlo a non sottoscrivere le parti del documento che attentano alla dignità della persona umana, come la legalizzazione dell’aborto.

Vivo interesse ha suscitato il ciclo d’incontri dal titolo “Family, Society and Development” promosso da Irawo University Centre di Ibadan (Nigeria), in preparazione alla conferenza internazionale su popolazione e sviluppo. I seminari, dedicati agli effetti della mentalità contraccettiva, alle implicazioni del controllo della popolazione sull’istituzione familiare e sui valori tradizionali della famiglia africana, hanno consentito agli studenti di ricevere una corretta informazione sui temi in discussione al Cairo. Un’analoga iniziativa ha avuto luogo nel Banquet Hall dell’Università di Benin City (Nigeria), alla presenza di molte personalità cittadine.

Il Centro Culturale Val di Mazara, di Palermo, frequentato da studenti degli ultimi anni delle scuole superiori, per appoggiare il Papa nel suo impegno in difesa della famiglia, ha intrapreso un’originale iniziativa: sono state fatte stampare migliaia di cartoline sulle quali una vignetta satirica denunciava le tesi abortiste della conferenza del Cairo. I giovani che frequentano il Centro hanno poi contattato molti colleghi, amici e parenti per invitarli a spedire tali cartoline agli uffici dell’ONU di New York, in segno tangibile di disaccordo. Oltre ad esaurire tutte le scorte delle cartoline, i giovani hanno avuto l’occasione di far riflettere molti coetanei sulle tristi conseguenze di un progetto di sviluppo irrispettoso della dignità umana.

Più di duecento scienziati, professori ed intellettuali di Valencia (Spagna), per iniziativa di un gruppo di studiosi di biochimica e biologia molecolare, hanno diffuso un Manifesto per confutare, dal punto di vista scientifico, alcuni dati del progetto di documento finale della conferenza del Cairo. In particolare, il manifesto sostiene che, destinando anche solo una parte del denaro che si propone d’impiegare nella pianificazione familiare alla ricerca scientifica in materia demografica, si potrebbe agevolare notevolmente lo sviluppo della popolazione mondiale. Inoltre mette in luce come il progettato ricorso all’aborto al fine di migliorare la qualità di vita, oltre a costituire un grave attentato alla vita, rappresenta sul piano scientifico una stridente contraddizione.

Anche l’Associazione di Azione Familiare e l’Associazione Valenziana della Famiglia hanno pubblicato comunicati con cui hanno stigmatizzato la tesi secondo cui ad una maggior popolazione corrisponderebbe un minore sviluppo, riscontrandovi un’aggressione dei Paesi più ricchi nei confronti di quelli più poveri, che verrebbero indotti ad introdurre programmi di diffusione dell’aborto e della sterilizzazione in cambio di sussidi economici.

Alla conferenza del Cairo è stata dedicata la lezione inaugurale dell’Università Internazionale del Mediterraneo, con sede ad Ibiza (Isole Baleari), nonché quelle delle Residenze Albalat e La Alameda, di Valencia.

Per la pastorale della famiglia

La missione della famiglia è stata anche l’oggetto di diversi incontri per sacerdoti, concepiti come strumento di sostegno dell’attività pastorale.


Fra le attività svoltesi in Spagna, vanno sottolineate le XXIX Giornate di Questioni Pastorali, organizzate dal Centro Sacerdotal Montalegre presso il Centro di Convegni di Castelldaura (Barcellona) nei giorni 7 e 8 febbraio, su “La familia: sus recursos y responsabilidades en un mundo en cambio”. Più di duecento sacerdoti vi hanno preso parte.

La conferenza d’apertura è stata tenuta dal Card. Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che ha espresso la convinzione che la pastorale familiare costituirà uno dei punti centrali dell’azione della Chiesa nel terzo millennio, ed ha aggiunto: «La grande sfida consiste nel fare in modo che la società riconosca l’istituto familiare per quello che è e deve essere». Le autorità —ha concluso— devono disegnare politiche di tutela della famiglia e non limitarsi ad osservare le tendenze presenti nella società.

L’Arcivescovo di Barcellona, Mons. Ricardo Maria Carles è intervenuto nella sessione conclusiva, intitolata “La fe como elemento activo en la familia cristiana”. Dopo aver sostenuto che la difesa della famiglia non è soltanto un’opera d’evangelizzazione, ma anche di servizio sociale, si è riferito alle «molte famiglie che godono di grande salute morale e, benché non facciano notizia, costituiscono la normalità. La realtà della famiglia —ha aggiunto— è molto più positiva di quanto ci mostrino i mezzi di comunicazione».

Le giornate, cui ha preso parte anche Mons. Joan Enric Vives, Vescovo ausiliare di Barcellona, sono state concluse dal Dr. Joan García-Llobet.

Anche la Biblioteca Sacerdotal Candilejo, di Siviglia, ha dedicato una Giornata di studio alla famiglia. Essa si è articolata in due conferenze ed una tavola rotonda. Nella prima conferenza, Daniel Tirapu, professore di Diritto Ecclesiastico presso l’Università di Jaén, ha analizzato la situazione attuale del matrimonio dal punto di vista dei diversi modelli di unione sponsale. In seguito, è intervenuto l’Avv. José Luis Vázquez Dequit, Presidente di “Azione Familiare” di Siviglia, sulla genesi dell’Anno Internazionale della Famiglia e sugli ambiti di intervento dell’azione pastorale della Chiesa. Quindi quattro sacerdoti sivigliani hanno dato vita ad un dialogo imperniato sui contenuti della pastorale familiare.

Nel mese di aprile, il Centro di Incontri Bonga, in Colombia, ha ospitato le Giornate Pastorali su Famiglia, Vita e Nuova Evangelizzazione. L’iniziativa è stata organizzata dalle arcidiocesi di Barranquilla e Cartagena e dalla diocesi di Santa Marta, in collaborazione con la Commissione Famiglia della Conferenza Episcopale Colombiana, l’Istituto della Famiglia dell’Università della Sabana ed il Centro di Studi Sacerdotali de la Costa Atlántica. I temi affrontati sono stati la missione della famiglia, il suo servizio alla vita e i rapporti con la società attuale.

Relatori sono stati Mons. Fabio Suescun, Vescovo di Pereira; i Revv. Cándido López, Gilberto Gómez e Javier Abad Gómez; la Direttrice dell’Istituto della Famiglia dell’Università della Sabana, Dott.ssa Ana María Araujo de Vanegas; la Preside della Facoltà di Giurisprudenza della stessa Università, Prof.ssa Ilva María Hoyos; i Dott. Alvaro Sierra, medico pediatra, e Bernardo Vanegas, avvocato canonista.

Il Vicario Regionale della Prelatura, Rev.mo Dott. Hernán Salcedo, ha presieduto l’inaugurazione delle Giornate; erano presenti S.E. Mons. Félix María Torres, Arcivescovo di Barranquilla, S.E. Mons. Ugo Puccini, Vescovo di Santa Marta, ed il Vicario generale dell’arcidiocesi di Cartagena, Mons. Domingo Gándara.

Altre iniziative a favore della famiglia

Di particolare rilievo la creazione, nel seno dell’Università Austral di Buenos Aires, dell’Istituto di Scienze del Matrimonio e della Famiglia. Si tratta del primo centro universitario dell’Argentina dedito allo studio interdisciplinare di tali ambiti. I principi fondamentali a cui l’Istituto ispirerà la propria attività sono l’educazione all’amore; la concezione della sessualità come dimensione della persona; il rispetto della vita umana fin dal momento del concepimento; la visione del matrimonio come fondamento della vita familiare; il rispetto degli anziani.

L’inaugurazione dell’Istituto, nel quadro delle iniziative per l’Anno Internazionale della Famiglia, ha avuto luogo il 19 aprile, presso l’aula magna dell’Università. È intervenuta la Prof.ssa Jutta Burggraf, che ha dissertato su “Il concetto di matrimonio come comunione di persone nell’antropologia di Giovanni Paolo II”.

Un imprenditore veronese, fedele della Prelatura, ha inviato una lettera aperta al Presidente della Repubblica Italiana e a diverse centinaia di imprenditori, per proporre un progetto in favore delle ragazze madri. Esso intende garantire un lavoro, a tempo determinato o indeterminato, a madri e donne sole che, in gravi difficoltà economiche, si trovano ad affrontare una gravidanza inattesa. In molti casi, i timori sul proprio futuro economico inducono numerose giovani ad abortire. L’iniziativa, denominata Un lavoro per la vita, si propone di mettere in contatto gli imprenditori disponibili ad offrire un lavoro con i Centri di aiuto alla vita. Il promotore del progetto ha già assunto due giovani, dissuase dalla decisione di abortire grazie alla prospettiva di un impiego.

Nell’imminenza della discussione sull’introduzione di una legge di divorzio in Cile, un gruppo di fedeli della Prelatura, insieme con numerose altre persone, ha deciso di costituire il gruppo Famiglie per la Famiglia. L’iniziativa intende offrire formazione sull’indissolubilità del matrimonio, basandosi su argomenti tratti dalla legge naturale e dalle scienze umane. Grande successo ha riscosso la pubblicazione di due opuscoli contenenti documentazione e reportages sugli effetti del divorzio. Sono stati inviati a parlamentari, giornalisti, autorità civili, accademiche ed ecclesiastiche. È stato inoltre prodotto un video di dieci minuti sulla difesa della famiglia. Allo scopo di estendere quest’attività, si stanno svolgendo corsi di formazione per esperti in grado, a loro volta, di tenere seminari nelle scuole ed in altre istituzioni.

Un’iniziativa promossa da un gruppo di genitori di Abidjan (Costa d’Avorio), legati all’associazione Famille et Education, è stata la realizzazione di una rivista su argomenti familiari, che propone soluzioni concrete e suggerimenti, ispirati allo spirito cristiano, ai problemi della famiglia africana. La buona accoglienza ha già incoraggiato i promotori a triplicare la tiratura dei prossimi numeri.

Anche a Bonn è sorta un’analoga attività, promossa da tre famiglie. Per diffondere la dottrina della Chiesa sulla famiglia esse hanno curato la pubblicazione di alcuni opuscoli che riportano gli interventi del magistero pontificio su questa materia.

Il 18 maggio il Centro di Formazione Professionale per la Donna Condoray ha organizzato una marcia per le strade di Cañete (Perù), per sensibilizzare la cittadinanza sul tema “Famiglia, cuore della società”. Più di tremila persone vi hanno preso parte. Autorità civili e militari, religiose ed educative, alunni di ogni ordine di scuola, medici, infermiere, famiglie e molti contadini della valle di Cañete hanno sfilato per le vie della città per testimoniare il ruolo fondamentale della famiglia nella società umana. La marcia si è conclusa nel Santuario della Madre del Bell’Amore, dove è stato recitato il Rosario per la persona e le intenzioni del Santo Padre, nel giorno del suo compleanno, e per la famiglia.

Un’iniziativa volta alla diffusione dei valori familiari è stata intrapresa dalle insegnanti di una scuola di Algeciras (Spagna): è consistita nella realizzazione di un programma televisivo, durato vari mesi, presso un’emittente locale.

La Scuola Seido Sho-Chugakko di Nagasaki ha presentato un libro dal titolo “La dignità della vita”, concernente l’educazione alla sessualità. La prima edizione si è rapidamente esaurita. Successivamente sono state approntate delle traduzioni in giapponese di alcuni interventi del Santo Padre sulla famiglia. Tali discorsi, non riportati dalla stampa locale, sono stati poi diffusi dai genitori e dagli insegnanti della scuola.

Il Club Alcorce di Cordova (Spagna) pubblica mensilmente un bollettino per i soci ed i loro genitori. Quest’anno tutti i numeri contenevano studi e notizie sulla famiglia: sono stati pubblicati passi della Lettera alla Famiglie di Giovanni Paolo II ed altri suoi interventi al riguardo; ampi stralci della Carta dei Diritti della Famiglia, pubblicata dalla Santa Sede nel 1983; bibliografia sulla famiglia; commenti di illustri personalità sulla vita familiare; osservazioni sull’influsso della televisione e consigli sul suo uso; proposte di attività ricreative per famiglie, ecc.

“Ricominciare dalla famiglia” è stato il titolo di un ciclo di cineforum per genitori, organizzato nei mesi di aprile e maggio presso il Centro Scolastico Petranova di Roma. Prendendo spunto dall’Anno della Famiglia, si è voluto offrire ai genitori delle alunne ed agli amici un’occasione per riflettere sulla comunicazione familiare e sull’educazione dei figli. Sono stati proiettati ad intervalli quindicinali quattro film, seguiti da un dibattito guidato da esperti di orientamento familiare o di problematiche educative. Sono intervenute quaranta coppie, che si sono confrontate con i seguenti temi: “La comunicazione coniugale”; “Essere o saper fare i genitori”; “Problematiche dell’educazione di figli”; “Educare ai valori”.

[1] Alvaro del Portillo, La famiglia, vera scuola dell’amore, in Romana 18 (1994) 95.

[2] Ibid., p. 96.

Romana, n. 19, Luglio-Dicembre 1994, p. 328-350.

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