envelope-oenvelopebookscartsearchmenu

XXV anniversario dell’Università di Piura

Ricorre quest’anno il XXV Anniversario dell’inizio dell’attività accademica dell’Università di Piura, nel nord del Perù. Tale istituzione —come ha ricordato il Vice Gran Cancelliere, Mons. José Luis López-Jurado nell’omelia della Messa di Ringraziamento, celebrata il 29 aprile nel campus universitario—, è sorta grazie all’impulso del Beato Josemaría Escrivá, che voleva dar vita ad un luogo di formazione intellettuale ispirata al senso cristiano della vita.

Nella lettera inviata il 28 aprile al Rettore dell’Università, il Prelato dell’Opus Dei, Gran Cancelliere dell’Università, oltre a ricordare come anche Mons. Alvaro del Portillo, secondo Gran Cancelliere, avesse molto a cuore l’impegno scientifico e formativo di quest’istituzione accademica, aggiungeva che, da parte sua, avrebbe offerto al Signore durante la celebrazione del Santo Sacrificio «i vostri nobili ideali di servizio a Dio e agli altri, e anche il vostro fermo desiderio di porre Cristo al vertice del lavoro universitario».

Un breve profilo storico

L’Università di Piura è concepita come polo di sviluppo, ubicato a mille chilometri dalla capitale del Paese, Lima. Nel 1969 iniziò l’attività accademica con 97 alunni e 9 professori, puntando a promuovere un progresso integrale del Paese attraverso il decentramento di un’università in una zona particolarmente dinamica dal punto di vista socio-economico. Con l’incoraggiamento e l’orientamento del Beato Josemaría e grazie all’appoggio della cittadinanza di Piura, venne costituito l’ente promotore, Associazione per lo Sviluppo dell’Insegnamento Universitario. In precedenza, l’allora Arcivescovo di Piura e Tumbes, Mons. Erasmo Hinojosa, aveva richiesto un intervento in tal senso al Fondatore dell’Opus Dei.

Le prime Facoltà sono state quelle di Arti Liberali, Ingegneria Industriale, Amministrazione aziendale e Scienze dell’Informazione. Via via si sono aggiunti altri programmi, Istituti e Facoltà, dal Programma di Formazione Impresariale dal 1977, alla Scuola Tecnologica Superiore, insieme con le nuove Facoltà di Educazione, Contabilità, Economia e con la ristrutturazione del corso di Ingegneria Industriale, comprensivo ora dell’Ingegneria dei Sistemi, dal 1993.

In questi venticinque anni circa tremila alunni hanno completato il ciclo degli studi, spesso con l’aiuto del sistema di rette rateizzate e di prestiti, che favoriscono gli studenti più indigenti. Lo stesso sistema di borse di studio incoraggia un alto rendimento accademico.

La comunità nazionale ha aderito al programma commemorativo: una Sessione Solenne del Consiglio Provinciale di Piura e una Mozione d’Ordine del Congresso Costituente Democratico del Perù, riconoscendo il contributo dato dall’Università alla formazione umana e scientifica di molti giovani professionisti, hanno sottolineato l’adeguamento dei suoi programmi alle necessità della regione, il suo impegno di divulgazione culturale, la proiezione sociale verso i meno abbienti ed il lavoro di ricerca per la soluzione dei problemi locali, regionali e nazionali. Vengono inoltre posti in rilievo i servizi di proiezione sociale verso la comunità e le attività del Centro Universitario di Medicina Preventiva, svolte in alcuni villaggi e comunità rurali.

Le prime lauree “honoris causa”

Un momento particolarmente significativo del XXV anniversario dell’Università ha avuto luogo il 9 settembre, quando, nel corso di un solenne atto accademico, sono stati investiti del dottorato “honoris causa” gli scienziati Ronald Woodman, peruviano, e Ben Balsley, statunitense; il filosofo spagnolo Leonardo Polo, ed il professore italiano Umberto Farri.

Il cerimoniale è stato ripreso dalla tradizione plurisecolare peruviana. Dopo la sfilata delle autorità accademiche e del corpo docente, il Segretario Generale ha dato lettura alla formula di conferimento del dottorato, proposto dal Consiglio Superiore dell’Università, col consenso dell’allora Gran Cancelliere, Mons. Alvaro del Portillo. Dopo un discorso di elogio pronunciato dai rispettivi “padrini”, il Rettore, Dott. Antonio Mabres, ha imposto ai dottorandi le insegne: il berretto, l’anello, il libro della scienza ed un diploma.

Questo è stato il primo conferimento di dottorati “honoris causa” nell’Università di Piura. I primi quattro insigniti, oltre ad essersi distinti nell’ambito della propria scienza, hanno collaborato allo sviluppo dell’Università. Il Prof. Woodman ed il Prof. Balsley hanno compiuto, in collaborazione con l’Università di Piura, studi di notevole portata scientifica sull’atmosfera dell’area tropicale del’oceano Pacifico. Il Prof. Polo è stato premiato per i suoi contributi alla filosofia contemporanea. Il Prof. Farri ha ricevuto un riconoscimento per il ruolo svolto nell’ambito della cooperazione universitaria per lo sviluppo, di cui hanno beneficiato molti Paesi, e per l’impegno nella formazione di giovani volontari italiani recatisi a Piura per rafforzare i quadri docenti dell’Università, nell’ambito dell’attività dell’Istituto per la Cooperazione Universitaria (ICU), di cui ricopre la carica di Segretario Generale.

La celebrazione del XXV anniversario è stata conclusa dalla I Assemblea Generale degli ex-Alunni e Amici dell’Università di Piura, cui hanno preso parte milleduecento persone, provenienti da diverse zone del Paese e da altre nazioni, fra cui Stati Uniti e Giappone.

In occasione di quest’Assemblea e dell’investitura dei primi dottori “honoris causa”, il Prelato dell’Opus Dei, Mons. Javier Echevarría, ha inviato un messaggio al Rettore dell’Università nel quale, tra l’altro, scrive: «Ricorro particolarmente all’intercessione del suo fondatore, il Beato Josemaría, ed a S.E. Mons. Alvaro del Portillo, secondo Gran Cancelliere, affinché dal Cielo —così come hanno fatto con tanto affetto qui in terra— continuino a dare impulso al lavoro accademico e apostolico di ognuno di voi. Essi sognavano il grande servizio che, da questa alma mater, si sarebbe prestato a quel dilettissimo Paese, che tanto amavano. Sognavano —fate lo stesso anche voi— la grande opera di ripercussione mondiale che sorgerà da questo Centro col trascorrere degli anni. Mi unisco di cuore alle intenzioni e ai desideri del fondatore dell’Università di Piura e del suo secondo Gran Cancelliere».

Consapevole della gratitudine di professori e docenti per i benefici ricevuti attraverso l’Università, il Prelato prosegue: «Vi invito a ravvivare questi sentimenti e a rinnovare la fiducia nella grazia divina che —lo avete potuto notare lungo questi anni— non manca mai e continuerà a sospingervi ad intraprendere o continuare feconde iniziative di promozione umana, impregnate di autentico spirito cristiano». Inoltre, egli incoraggia gli amici dell’Università di Piura «a cercare sempre il modo di migliorare la qualità e l’estensione del vostro generoso servizio a tante persone e al Paese, consci che potete e dovete fare sempre di più: ve lo chiede il Signore!».

Dopo aver ricordato come il Beato Josemaría asseriva che le aspettative risultano sempre inferiori alla realtà, quando ci si propone il servizio di Dio e del prossimo, il messaggio conclude rammentando le parole che il Fondatore dell’Opus Dei rivolgeva a chi si impegna a promuovere attività apostoliche nell’ambito universitario: «Ciò che realmente interessa è che diventiate santi, facendo un’Università».

Romana, n. 19, Luglio-Dicembre 1994, p. 323-325.

Invia ad un amico