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«La condizione della donna»

Attività promosse dai membri della Prelatura per diffondere gli insegnamenti del Magistero della Chiesa sulla condizione femminile si sono tenute prima e dopo la Conferenza Internazionale sulla Donna, svoltasi a Pechino nel mese di settembre.

In Polonia, il Centro Culturale Wisla di Varsavia ha organizzato un ciclo di conferenze sul ruolo della donna nella società alla fine del XX secolo. In particolare, gli incontri hanno fatto riferimento alla situazione dell’Europa Centrale. Tra gli altri, sono intervenute la Dott.ssa Grazyna Soltyk, vicedirettrice del Dipartimento per le questioni della Donna e della Famiglia, e la Prof.ssa Irena Kowalska, della Scuola Superiore di Economia e membro della delegazione del Vaticano alla Conferenza di Pechino. Per l’occasione è stata elaborata una bibliografia fondamentale sull’argomento, grazie alla quale sono stati preparati articoli ed interviste radiofoniche di presentazione degli interventi del Magistero.

Il XIX Incontro Universitario Europeo, tenutosi a Castelgandolfo nel mese di luglio, ha avuto quest’anno per titolo “Donna e futuro”. Un’ottantina di studentesse universitarie provenienti da tutte le regioni d’Italia ha lavorato fianco a fianco con personaggi del mondo della politica, della cultura, dell’economia e dello spettacolo: tra questi, il Presidente della Camera dei Deputati, Irene Pivetti, la giornalista Angela Buttiglione, la Dott.ssa Lucia Sasso Mazzufferi, responsabile della Confindustria, la Prof.ssa Paola Binetti, ordinario di Neuropsichiatria Infantile presso la Facoltà di Medicina del Libero Istituto Universitario di Roma, e la Dott.ssa Maria Luisa Di Pietro, presidente della Commissione di Bioetica dell’Università Cattolica.

Obiettivo del convegno è stata l’informazione sulle proposte emerse nella Conferenza di Pechino, la presentazione di progetti di volontariato in favore della donna, una conoscenza più documentata del mercato del lavoro femminile, l’approfondimento del ruolo della donna nella famiglia. I lavori hanno alternato riunioni di gruppo, conferenze e relazioni su attività svolte o in progetto. Particolare spazio è stato dedicato alla riflessione sulle encicliche Mulieris dignitatem e Redemptoris Mater.

In Germania, la Dott.ssa Monika Pankoke-Schenk, intervenuta a Pechino come membro della delegazione tedesca, ha tenuto incontri presso il Centro di convegni Haus Hartdwerg, vicino a Bonn, al Centro Culturale Altor di Treviri e al Centro Culturale Isenburg di Essen, aggiornando i partecipanti sulle questioni trattate nella Conferenza.

A Innsbruck, in Austria, è stata tenuta una sessione di studio per tracciare un bilancio del lavoro svolto a Pechino. Relatrice principale è stata la Dott.ssa Maria Casal, medico ginecologo di Zurigo, che ha partecipato al forum delle ONG a Pechino e ha così potuto proporre una sintesi degli antefatti, dei preparativi, dello sviluppo e delle conclusioni della Conferenza.

Dibattiti analoghi si sono svolti a Sydney, in Australia, presso il Creston College. I titolo è stato “La donna, Pechino e il terzo millennio” e hanno partecipato Virginia Monagle, direttrice della Parents for Education Foundation, Rita Joseph, scrittrice madre di undici figli e rappresentante dell’Associazione per la famiglia australiana alle Conferenze del Cairo e di Pechino, e l’Avv. Susan Basick, conduttrice di dibattiti radiotelevisivi.

In Nigeria, il Wavecrest Study Centre di Lagos ha organizzato due incontri nei mesi di settembre e novembre, a ciascuno dei quali sono intervenute circa duecento persone. Il primo è stato presieduto dalla Dott.ssa Anayo Offiah, giudice e ministro di Giustizia dello Stato di Enugu. Al secondo è intervenuta la Prof.ssa Joy Ogwu, membro del Nigerian Institute of International Affairs, che ha partecipato alla Conferenza di Pechino in rappresentanza del Governo nigeriano. Tra gli altri esperti presenti, la Dott.ssa Sola Kushimo, del Teaching Hospital dell’Università di Lagos, la giornalista Florence Didigu e la Prof.ssa Jadesola Akande, dell’Università di Lagos. Il seminario, promosso da Wavecrest, è stato ripreso per intero dalla NTA (Nigerian Television Authority) e ha avuto un’eco notevole sui mezzi di comunicazione.

Anche il Centro Imoran di Ibadan ha indetto seminari sui temi della Conferenza Internazionale. L’ultimo ha avuto luogo il 3 novembre ed è stato diretto dalla Prof.ssa Adetoun Ogunseye. Tra le autorità accademiche e civili di Ibadan intervenute, il giudice Abiola Oyefeso Smith, la Dott.ssa Helen Nwagwu e la Prof.ssa Bolanle Awe, tutte presenti ai lavori di Pechino.

Nei giorni 18 e 19 novembre si è tenuto a Lima, in Perù, il I Congresso “Donna e professione”, organizzato dall’Istituto Superiore Montemar e rivolto soprattutto al personale di imprese di servizi, come hotels, cliniche, residenze, ecc. Centinaia le persone presenti alle due giornate di studio, che hanno approfondito il ruolo della donna nello sviluppo della società. Le relazioni principali sono state a cura della Dott.ssa Consuelo del Aguila e della Sig.ra Maggela de Tejada, mentre il dibattito è stato moderato dalla direttrice dell’Istituto Montemar, Carla Campos.

La Facoltà di Scienze e Umanità dell’Università di Piura ha promosso un simposio dal titolo “Spazio sociale per la donna in Perù”, che ha sottolineato l’urgenza per la società peruviana di una presenza più qualificata della donna nel mondo lavoro. Alla presenza del Sindaco di San Borja, Luisa Cuculiza, e del Rettore dell’Università di Piura, Prof. Antonio Mabres Torelló, sono intervenute la Dott.ssa Luz González Umeres e la Dott.ssa Martha Chávez, Presidente del Congresso Nazionale.

In Argentina, l’Instituto de Capacitación de Empresas de Servicio, di Buenos Aires, ha organizzato un congresso sul lavoro femminile. Principali relatrici sono state la Prof.ssa Rita Velasco Suárez e la Prof.ssa Marisa de Baisi. Il Centro Culturale La Loma ha organizzato attività informative sui preparativi e sui risultato della Conferenza di Pechino: hanno parlato, fra gli altri, la Dott.ssa Gloria Sánchez Zinny e la Dott.ssa Ana Sanguineti.

Circa duecento studenti di San Paolo del Brasile hanno partecipato alle attività sviluppate dal Centro Culturale Angra nel periodo precedente alla Conferenza sulla Donna. Da sottolineare, fra le altre, un’inchiesta sociologica e vari workshops in preparazione di un congresso svoltosi nel mese di luglio. Fra i relatori, la Prof.ssa Cristina Zanni, psicologa, la Dott.ssa Silvana Cauduro, dirigente d’impresa e la Dott.ssa Lúcia Helena Leal, membro del direttivo dell’ADEF (Associazione per lo Sviluppo della Famiglia).

L’Istituto della Famiglia dell’Università della Sabana di Bogotà (Colombia) ha promosso nel mese di settembre due giornate sulla condizione femminile: fra gli argomenti dibattuti, la complementarietà tra uomo e donna, la donna nella letteratura, la donna sposa ed educatrice. Hanno partecipato la Prof.ssa Blanca Castilla, docente di Filosofia dell’Università Complutense di Madrid, la psicologa Anny de Acevedo e il Dott. David Mejía Velilla, membro dell’Accademia Colombiana della Lingua.

Al medesimo argomento è stato dedicato il seminario organizzato in agosto dall’IFES (Istituto Femminile di Studi Superiori) in Guatemala, con il titolo “Le sfide della donna nel Terzo Millennio” e la partecipazione di diverse centinaia di persone. Una rappresentante dell’IFES è stata poi invitata a partecipare a un programma radiofonico che ha avuto circa due milioni di ascoltatori.

Più di tremila persone hanno assistito alle conferenze tenute dalla Dott.ssa Susana García Robles in varie città del Messico: a New Laredo, Città del Messico, Guadalajara e Aguascalientes, la studiosa, fondatrice del National Institute of Womanhood e partecipante a tutte le quattro Conferenze mondiali sulla donna, ha esposto il contenuto del documento dell’ONU e suggerito alcuni miglioramenti. Assai attive nella diffusione di notizie sulla Conferenza di Pechino sono state anche la Sig.ra Paz Gutiérrez Cortina Fernández Cueto, madre di dieci figli e orientatrice familiare, e la Dott.ssa Rebeca Reynaud Morales, laureata in pedagogia e teologia, entrambe presenti a Pechino.

Romana, n. 21, Luglio-Dicembre 1995, p. 418-420.

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