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Nigeria (Aprile 1999)

Fra il 5 e il 13 aprile del 1999, il Prelato dell’Opus Dei ha compiuto un viaggio pastorale in Nigeria, nel corso del quale ha ricevuto numerose famiglie in incontri privati e i fedeli della Prelatura e i loro amici in incontri pubblici molto affollati. Ha visitato il Nunzio di Sua Santità, gli arcivescovi di Lagos e Ibadan e i Vescovi di Ijebu-Ode e di Enugu. Mons. Echevarría ha potuto verificare da vicino lo sviluppo di diverse iniziative apostoliche.

Il giorno 6, il Prelato ha visitato Lagoon Secondary School. Le alunne hanno voluto spiegargli i punti principali del sistema educativo della scuola e onorarlo con danze tradizionali nigeriane e una interpretazione corale. Mons. Echevarría ha rivolto loro alcune parole di ringraziamento e ha benedetto un’immagine della Madonna per la scuola.

Il giorno dopo, il Prelato dell’Opus Dei si è incontrato, in momenti diversi, con circa duemila giovani, invitandoli a sentirsi responsabili della costruzione della Nigeria del futuro: «Bisogna cominciare coll’insegnare alle persone che devono adempiere ai propri obblighi, portando a compimento con perfezione il proprio lavoro con senso di responsabilità, perché, anche se non li vede nessuno, li vede Dio».

Il giorno 8 si è recato al cimitero di Ikoyi a pregare davanti alla tomba di Jeremy White, uno de primi fedeli dell’Opus Dei a dare inizio al lavoro apostolico della Prelatura in Nigeria. Quindi ha ricevuto un gruppo di sacerdoti della Diocesi di Lagos, incoraggiandoli ad avere una profonda vita di pietà, un grande amore per il Romano Pontefice e la Gerarchia e un sempre maggiore spirito di servizio verso le anime.

Il giorno successivo Mons. Echevarría si è recato a Ibadan, dove ha avuto un incontro con 700 persone. A una domanda sulla corruzione nell’attività economica —un male assai diffusosi negli ultimi anni, in Nigeria come altrove, e che ha indotto la Conferenza Episcopale a comporre una preghiera da recitare pubblicamente nelle chiese—, il Prelato ha così risposto:

«Mi unisco di tutto cuore all’intenzione dei miei fratelli, i Vescovi della Nigeria. Un altro modo di pregare è anche con il vostro comportamento. Se qualche volta cercano di corrompervi, rifiutatevi, anche se ve ne derivano delle difficoltà. Rifiutatevi e, se potete, parlate con quelli che ci provano, per dir loro che non possono far del male agli altri».

Mons. Echevarría il giorno seguente ha avuto un altro incontro con una gran folla a Enugu. Rispondendo all’intervento di un membro di un’associazione pro-vita, ha incoraggiato tutti i presenti a difendere i valori cristiani che sono in rapporto con la vita umana: «Cercate di parlare sempre di questi valori, della purezza, dell’amore, della pulizia di vita, e così apriremo una strada molto importante in Nigeria e fuori dalla Nigeria. Siate perseveranti, ottimisti, lieti, e vedrete come diffonderete anche al di fuori il clima positivo della vostra associazione. Dovete dare agli altri questi valori».

Il giorno 11, il Prelato dell’Opus Dei ha officiato la cerimonia di dedicazione dell’altare dell’oratorio della Lagos Business School. Subito dopo si è incontrato con i docenti, il personale amministrativo e gli studenti di questa business school, della cui assistenza spirituale si occupa la Prelatura. Fra altre cose, ha detto loro: «Io desidero che qui, oltre a prepararvi scientificamente molto a fondo, svolgiate un grande servizio di carità, di fraternità verso tutti, affinché migliori la situazione del Paese, che ha tante possibilità e risorse e soprattutto tanta gente che sta aspettando la vostra donazione e la vostra generosità».

Lo stesso giorno, nel pomeriggio, più di mille persone si sono date appuntamento a Lagos, per un nuovo incontro. Mons. Echevarría ha parlato loro del grande amore che il Beato Josemaría Escrivá aveva per l’Africa e per la Nigeria in particolare, e ha rivolto un appello alla giustizia e alla carità nei rapporti con gli altri. Ha poi risposto a domande sullo spirito di povertà, sul lavoro in casa della madre di famiglia, sulla ricezione dei Sacramenti, sulla vocazione all’Opus Dei e sulla necessità di avere una solida vita spirituale che aiuti a superare le difficoltà nella pratica della fede.

Il 12 il Prelato si è riunito in un primo momento con alcuni sacerdoti e poi con i fedeli Soprannumerari della Prelatura. Ha incoraggiato tutti a seminare generosamente il seme della fede e della vita cristiana in ogni strato della società. Ha avuto anche un incontro con i gruppi promotori di alcune iniziative apostoliche.

Il giorno 13, ultimo della sua permanenza, Mons. Echevarría ha preso parte a un incontro con i soci dell’Helmbridge Club, una iniziativa familiare nella quale l’assistenza spirituale è affidata alla Prelatura; lì si è lasciato andare a un commento sulla gioia che aveva trovato nei nigeriani e ha chiesto poi a tutti preghiere per il Santo Padre. A conclusione del suo viaggio ha insistito, rivolto ai fedeli della Prelatura, sulla necessità di sentirsi pienamente responsabili dello sviluppo del lavoro di evangelizzazione nella Nigeria, vivendo con gioia e responsabilità la propria vocazione cristiana.

Romana, n. 28, Gennaio-Giugno 1999, p. 112-113.

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