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AL SERVIZIO DELLE DONNE CONTADINE

Tra le attività promosse in tutto il mondo dalle fedeli e Cooperatrici dell'Opus Dei, ne riportiamo alcune rivolte alle donne che vivono e lavorano negli ambienti rurali. Si tratta di un apostolato di grande portata sociale e cristiana che cerca di offrire la necessaria formazione professionale, umana e religiosa in vista anche di un miglioramento della qualità della vita.

Dal 7 al 14 luglio, ad esempio, la Residenza Universitaria Mediterranea (RUME), di Palermo, ha svolto nel paese di Castronovo di Sicilia, un corso rivolto a ragazze tra i nove e i quindici anni. L'obiettivo era fornire un'informazione aggiornata circa le prospettive nel mondo del lavoro, insieme con una serie di concreti momenti formativi. Il corso era affidato a un gruppo di studentesse universitarie specificamente preparate.

Le lezione si sono svolte, con una vasta affluenza, nei locali della scuola del paese. Hanno riscosso particolare interesse gli incontri sulle virtù umane, come mezzi essenziali per sviluppare la personalità. Un breve ciclo di catechesi della dottrina cristiana ha completato il programma.

Alle partecipanti sono stati inoltre presentati e illustrati i corsi di pasticceria e di cucina promossi annualmente nei due Centri professionali di promozione della donna operanti a Palermo e a Terrasini, ai quali fanno capo due Scuole alberghiere. Hanno concluso la settimana una mostra dei lavori svolti durante il corso di artigianato, e, nella sala cinematografica del paese, la proiezione del documentario della RAI "I cammini divini della terra", che descrive alcune attività formative promosse in tutto il mondo da membri della Prelatura Opus Dei. Tra il paese di Castronovo e le universitarie della RUME la collaborazione non s'interrompe: le attività di formazione proseguono infatti lungo l'anno con cadenza mensile.

Contemporaneamente, un gruppo di studentesse che frequentano il Centro Culturale Hogesteg, di Münster, si erano trasferite per quindici giorni in un paese vicino. Il programma comprendeva lavoro nei campi o nelle stalle al mattino, e nel pomeriggio attività formative per le donne del paese: medicina domestica, gastronomia, uso del tempo libero, insieme a lezioni sull'educazione della fede nei bambini.

Un'esperienza diversa a Brixton, il popoloso quartiere londinese a Sud del Tamigi, abitato prevalentemente da persone di vari gruppi etnici, in gran parte disoccupate. Dal 28 luglio al 16 agosto, vi si sono recate le universitarie che frequentano Dawliffe Hall per tenere lezioni di cucina e lingua inglese. Il piano prevedeva anche conversazioni di formazione umana e religiosa. Integrate armonicamente, persone di provenienze diversissime —ce n'erano delle Antille, della Nigeria, del Vietnam...— hanno creato un'atmosfera di amicizia e comprensione.

La Escuela Universitaria de Enfermería e le Residenze universitarie Goimendi e Goroabe, dell'Università di Navarra, in Spagna, hanno dato vita a diverse attività di promozione rurale in più di dieci paesi della Navarra e della Rioja.

Più di un centinaio di persone hanno beneficiato delle diverse attività di promozione rurale organizzate dalle universitarie francesi che frequentano i Centri Culturali di Lanfrey (Grenoble) e La Roliere (Aix-en-Provence). Anche il Centre Universitaire Les Ecoles, di Parigi, ha promosso quest'estate iniziative simili.

Nelle Filippine, trenta studentesse di tre università hanno partecipato a campagne di promozione rurale, durante le vacanze di ottobre, a Lipá e Calamba, nell'area agricola attorno a Manila.

Una quarantina erano le giovani —universitarie e professioniste che frequentano il Centro Cultural Dovela, a Città del Messico— che si sono date appuntamento dal 12 al 14 settembre in un piccolo villaggio del Michoacán, chiamato Irimbo.

Più di duecento sono state le partecipanti ad attività del genere in Venezuela. Centri Culturali di Caracas, Maracaibo, Valencia e Barquisimeto hanno organizzato diverse attività di promozione rurale. A Encontrados (Stato di Zulia), sono stati celebrati, frutto della loro catechesi, molti battesimi e prime comunioni, e persino qualche matrimonio. A Mendoza (Stato di Trujillo) trenta bambini sono stati preparati alla prima comunione, ma soprattutto si è svolto un lavoro di preparazione di catechiste per dare continuità all'educazione cristiana nel villaggio. Altre iniziative simili si sono avute a Capacho (Stato di Táchira), Pueblo Nuevo (Stato di Falcón), La Mesa e La Puerta (Stato di Trujillo). A Río Claro (Stato di Lara), hanno frequentato le lezioni di catechismo quattrocento bambini, una trentina di ragazze e diversi adulti. Il programma comprendeva lezioni di cucina, pronto soccorso, lavori manuali, cura della casa, pittura, confezione, economia domestica, ecc.

Sempre nel continente americano, uno sguardo al Brasile. Il Centro Universitario CEP, di São Paulo, ha organizzato a Santo Antonio do Jardim un servizio di promozione rurale dal 20 al 31 luglio. A capo di ogni settore di lavoro —medicina, alimentazione, pedagogia, ecc.— un'équipe di universitarie ha sviluppato programmi specifici rivolti a bambini, ragazze e madri di famiglia. Tra i contenuti trasmessi, nozioni di base di igiene, prevenzione delle malattie dentarie, tecniche di abilità manuale e coordinazione motoria, addestramento artigianale, orientamento umano e spirituale. Diverse centinaia di bambini hanno beneficiato della attività e molte adolescenti e madri di famiglia hanno preso parte ai diversi corsi. Al termine, le autorità locali hanno richiesto alla direttrice del Centro Universitario il proseguimento di questi programmi nei prossimi anni.

Un salto in Africa. La Residenza Universitaria Imoran, di Ibadan (Nigeria), ha organizzato una promozione rurale di dieci giorni nel paese di Oka-Akoko, nello Stato di Ondo. Iniziative analoghe si sono svolte a Nimo, un paese dello Stato di Anambra, nell'est della Nigeria. Oltre alle lezioni di inglese, aritmetica e lavori manuali, si sono tenute lezioni di catechismo per i bambini e per le donne.

Particolare rilievo hanno i programmi di carattere internazionale, dove ragazze provenienti da Paesi industrialmente sviluppati prestano servizio alle contadine di Paesi in via di sviluppo. Il Centro Culturale Welrich, di Bonn, ha continuato durante l'estate 1986 l'interscambio tedesco-keniota intrapreso nell'anno precedente. Universitarie di diverse città tedesche hanno partecipato ad un progetto di aiuto al terzo mondo organizzato in collaborazione col Kianda College di Nairobi. Il governo di Nordrhein-Westfalen ha dato appoggio al programma in quanto servizio concreto alla pace.

Le studentesse si sono divise in due gruppi. Quelle di Medicina, lavoravano nell'ospedale statale di Nairobi; le altre insegnavano giornalmente nelle Youth Polytechnics, scuole agrarie finanziate dal governo del Kenya. Lezioni di inglese, contabilità elementare, matematica, cucina, confezione e lavori domestici, insieme alla formazione religiosa, sono stati gli insegnamenti principali. L'ambiente familiare del Kianda College, dove alloggiavano le universitarie tedesche, ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo dell'amicizia tra tedesche e keniote.

Ancora in Kenya, sotto il patrocinio del Kenyan Ministry of Cultural and Social Services e del Canadian International Development Agency, un gruppo di universitarie canadesi ha dato vita ad un progetto di lavoro di sei settimane nelle scuole politecniche di Muguga e Thogoto, site nel territorio kikuyu del distretto di Kiambu. Il materiale medico e didattico è stato messo a disposizione dalla agenzia Collaboration Santé Internationale e da persone ed enti privati. Sia il Centre Trimar di Quebec che la Kianda Foundation, sperano di riprendere quest'attività l'anno venturo, vista la positiva esperienza.

In collaborazione con Condoray —Centro professionale per la donna a Cañete, Perù—, un gruppo di studentesse che frequentano la Residenza universitaria Montboisé, di Montreal, coordinate da varie dottoresse con buona esperienza clinica, si sono recate in Perù per un impegnativo programma di collaborazione sanitaria. Alcuni dei paesi assistiti sono Montalván, La Quebrada, Roma e Cochahuasí. In questo caso il piano prevedeva quattro aspetti principali: scoprire i casi di malnutrizione infantile e offrire ai bambini e alle loro madri i rimedi opportuni; rifornire i dispensari di dieci paesi; dirigere corsi di igiene e alimentazione; costituire, con bambini del paese, una squadra di pulizie che facesse della piazza un luogo di ricreazione.

Romana, n. 3, Luglio-Dicembre 1986, p. 312-315.

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