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Il dolore e la sofferenza nell’insegnamento di san Josemaría

Nel quadro delle celebrazioni del centenario della nascita del fondatore dell’Opus Dei, il Centro Ospedaliero Monkole, nella Repubblica Democratica del Congo, ha organizzato il mese scorso una giornata di studio sul dolore e la sofferenza nell’insegnamento di san Josemaría.

L’atto accademico è stato aperto da mons. Daniel Nladu, in rappresentanza dell’Arcivescovo di Kinshasa, Cardinale Etsou, e si è articolato in due parti: tre conferenze durante la mattina e una tavola rotonda nel pomeriggio.

Il dott. Léon Tshilolo, direttore di Monkole, ha presentato i tre relatori, che hanno dedicato i loro interventi rispettivamente al dolore nella famiglia, nella società e nella formazione del personale sanitario.

Catlyne Williamson, sociologa belga, ha sottolineato che “il dolore e la malattia sono per la famiglia una prova che deve trovare risposte positive. San Josemaría insegna che l’ammalato è per la famiglia un tesoro che può essere il detonatore per la crescita dell’amore. La malattia, inoltre, esige molte volte il manifestare fedeltà all’amore”.

Giovanni Mottini, membro del Comitato Etico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha illustrato, a partire da alcuni scritti di san Josemaría, l’importanza di unire alla compassione per il dolore la solidarietà e l’amore, in particolar modo in una società che vive momenti difficili e di tensione. Grazie anche all’esperienza che il nuovo santo acquisì con i malati degli ospedali di Madrid, Mottini ha sottolineato che l’impegno per la solidarietà esige basi solide, e le basi più solide — ha precisato — sono costituite dall’amore.

Paola Binetti, direttrice del Dipartimento di Educazione Medica dell’Università Campus Bio-Medico, ha presentato un quadro generale degli insegnamenti di san Josemaría sul dolore e la malattia. “Il dolore è una scuola di solidarietà — ha precisato — e un’occasione concreta per vivere l’amore vicendevole”. Ha concluso dicendo che il miglior modo per affrontarlo è unirsi a Dio, alla sua Volontà, perché Egli è un Padre che ci ama.

Nel pomeriggio c’è stata la tavola rotonda, che si è avvalsa della presenza dei relatori della mattina, della psichiatra infantile Espérance Kashala e della segretaria dell’Istituto Superiore di Infermeria, dott.sa Tshiswaka. Mons. Xavier Hervás, Vicario del Prelato dell’Opus Dei per il Congo, ha chiuso la giornata di studio.

Romana, n. 35, Luglio-Dicembre 2002, p. 342.

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