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“Aprite le porte a Cristo”

Lo scorso 1° maggio ha avuto luogo, in Piazza San Pietro, un evento di grande significato ecclesiale: la beatificazione di Giovanni Paolo II, il Pontefice che ha portato la Chiesa dal secondo al terzo millennio.

Nell’omelia della cerimonia di beatificazione, davanti a un’immensa moltitudine di persone, Benedetto XVI ha messo in risalto la fede del suo predecessore: una fede “forte e generosa, apostolica”, come un dono “per l’edificazione della Chiesa di Cristo”. Ha anche ricordato che, in quasi 27 anni di pontificato, Giovanni Paolo II aveva diffuso con forza “la vocazione universale al livello più alto della vita cristiana, alla santità”, perché “tutti noi membri del Popolo di Dio — Vescovi, sacerdoti, diaconi, fedeli laici, religiosi, religiose — siamo in cammino verso la patria celeste, dove ci ha preceduto la Vergine Maria, associata in modo singolare e perfetto al mistero di Cristo e della Chiesa”.

“Ci ha lasciato uno splendido tesoro di dottrina e di esempio di carità pastorale — affermava il Prelato dell’Opus Dei in una recente intervista riprodotta in queste pagine —. Del suo pontificato metterei in rilievo la spinta verso una nuova evangelizzazione attraverso la vita ordinaria, attraverso le persone attivamente presenti in tutti i campi dell’impegno umano, con un comportamento coerente con la fede”.

Questo numero di Romana riproduce l’omelia pronunciata da Benedetto XVI durante la Messa di beatificazione di Giovanni Paolo II, e include altri riferimenti allo stesso evento, vari articoli e interviste a Mons. Javier Echevarría, oltre al testo dell’omelia della Messa di ringraziamento celebrata il 3 maggio dal Prelato dell’Opus Dei nella Basilica di Sant’Eugenio, alla quale hanno partecipato centinaia di pellegrini venuti a Roma per la beatificazione.

“Ogni dichiarazione di santità proclama la gloria della Trinità — affermava in quell’occasione Mons. Echevarría —, ma alcune di esse, come la beatificazione di Giovanni Paolo II, hanno una ripercussione su milioni di persone. Lo abbiamo visto quando il Signore lo ha chiamato alla sua presenza, sei anni fa, e sono convinto che lo stesso accadrà in queste giornate. Se invochiamo con fede l’intercessione del nuovo Beato per tutte le necessità, grandi o piccole, personali e collettive, si riverserà dal Cielo una pioggia di grazie sull’intera umanità. Supplichiamo Dio ricorrendo alla sua intercessione, che aiuti il cammino della Chiesa e della società civile, sempre bisognose della divina misericordia. Preghiamo anche, pieni di speranza e di affetto, per il Papa Benedetto XVI e per i Vescovi, per i sacerdoti e per i laici, per le persone consacrate, per quelli che stanno cercando Dio che ancora non conoscono. Preghiamo per tutti noi, perché ognuno e ognuna trovi e ami di più Gesù, il Figlio di Dio, che si è fatto uomo, è morto ed è risuscitato per la nostra salvezza”.

Insieme con tutta la Chiesa, per i fedeli dell’Opus Dei la beatificazione è stata un momento di particolare gratitudine a Giovanni Paolo II, perché, come spiega Mons. Javier Echevarría nell’intervista concessa a Studi Cattolici, “durante il suo pontificato ci sono stati eventi di speciale importanza per la storia dell’Opera, come l’erezione di questa parte della Chiesa in Prelatura personale, la beatificazione e la canonizzazione di San Josemaría o la creazione della Pontificia Università della Santa Croce”. Poi il Prelato aggiungeva: “Giovanni Paolo II fu veramente il Papa di tutti, un padre sensibile ai carismi che lo Spirito Santo suscita. Penso che, con lui, milioni di persone si sono sentite figli prediletti; e con questa gioia e gratitudine quotidiana hanno vissuto i fedeli dell’Opus Dei”.

Desideriamo aprire questo numero di Romana con la lode e la richiesta di Benedetto XVI a conclusione della sua omelia del 1° maggio, domenica della Divina Misericordia: “Felice tu, amato Papa Giovanni Paolo, perché hai creduto! Ti preghiamo di continuare a sostenere dal Cielo la fede del Popolo di Dio. Dal Palazzo Apostolico ci hai benedetto molte volte in questa Piazza. Oggi ti preghiamo: Santo Padre, benedicici. Amen”.

Romana, n. 52, Gennaio-Giugno 2011, p. 8-9.

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