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In breve

Città

di Guatemala

I 50 anni

di Kinal

L’11 marzo il Centro Educativo Tecnico-Lavorativo Kinal, di Città di Guatemala, ha compiuto 50 anni. Le cerimonie commemorative hanno avuto inizio con una Messa di ringraziamento presieduta dall’Arcivescovo metropolitano, Mons. Oscar Julio Vian, nella Chiesa Cattedrale. Hanno concelebrato il Vicario regionale dell’Opus Dei in Guatemala, Mons. Francis Wurmser Ordóñez, e il cappellano del centro educativo. La Cattedrale era piena di alunni, parenti, insegnanti, dirigenti e molti collaboratori che hanno sostenuto con generosità questa attività nel corso degli anni.

Kinal è un’attività apostolica corporativa dell’Opus Dei, che svolge i programmi della scuola secondaria e tecnica nelle aree di Meccanica, Elettricità Industriale, Elettronica Industriale, Informatica e Disegno Tecnico. Inoltre, attraverso la Scuola Tecnica Superiore, abilita in questi stessi campi le persone adulte che lavorano senza un titolo ufficiale.

Ogni anno Kinal fornisce al Paese più di 200 periti tecnici specializzati. Alcuni ottengono un impiego di mezza giornata che rendono compatibile con gli studi universitari; altri, sia per problemi di orario che per necessità economiche familiari, lavorano l’intera giornata.

La Fondazione Kinal, proprietaria del centro, gestisce e amministra un consistente fondo per borse di studio, che permette a ogni alunno di pagare per i suoi studi la somma di cui la sua famiglia può disporre, importo che viene stabilito congiuntamente dai responsabili di Kinal e dalla famiglia attraverso uno studio socio-economico.

In lingua maya, Kinal significa “luogo dove nasce il fuoco” o “luogo della luce”. Fa riferimento alla grande quantità di vulcani che caratterizzano la geografia del Guatemala e che sono simbolo di forza, dominio e maestà. L’attuale sede, inaugurata nel 1987, conta 28 aule, 9 officine, 11 laboratori specializzati, 7 laboratori di informatica, oratorio, biblioteca, auditorium e bar.

Valencia

(Spagna)

Direzione

spirituale

“La direzione spirituale” è stato il titolo della XIII edizione dei Dialoghi di Teologia organizzati dalla Biblioteca Sacerdotale Almudí e dalla Facoltà di Teologia San Vincenzo Ferreri (Diocesi di Valencia).

Si trattava di approfondire quello che Benedetto XVI aveva detto nel suo messaggio del 12 marzo 2009 alla Penitenzieria Apostolica: «A formare le coscienze contribuisce anche la “direzione spirituale”. Oggi più di ieri c’è bisogno di “maestri di spirito” saggi e santi: un importante servizio ecclesiale, per il quale occorre senz’altro una vitalità interiore da implorare come dono dello Spirito Santo mediante una intensa e prolungata preghiera e una preparazione specifica da acquisire con cura».

All’edizione di quest’anno hanno partecipato, come conferenzieri, il Cardinale Antonio María Rouco, Arcivescovo di Madrid, Mons. Agustín Cortés, Vescovo di San Feliu de Llobregat, il dott. Aurelio Castilla, medico psichiatra, don Jesús Higueras, parroco di Santa María de Caná (Madrid), e don Miguel Navarro, formatore presso il Real Colegio Seminario de El Patriarca (Valencia). Le sessioni hanno avuto luogo nell’aula magna della Facoltà di Teologia San Vincenzo Ferreri di Valencia.

Nairobi (Kenya)

Le nozze d’oro

di Strathmore

Il 6 marzo, nella Strathmore School di Nairobi, ha avuto luogo la celebrazione di una Messa per le nozze d’oro di Strathmore. Erano presenti più di 3.000 persone tra ex alunni, parenti e amici. La Messa è stata celebrata da Mons. Anthony Muheria, Vescovo di Kitui ed ex alunno di Strathmore. Ha concelebrato Mons. Raphael Ndingi, Arcivescovo emerito di Nairobi, Fr. Peter Castiella, Vicario segretario regionale dell’Opus Dei in Kenya, e sacerdoti di vari Paesi, tra i quali Ruanda, Zambia, Zimbabwe, Malawi, Uganda, ecc. Nell’omelia, Mons. Muheria ha messo in rilievo la santità del matrimonio, l’importanza dell’unità familiare e la responsabilità dei genitori di trasmettere la fede ai figli, prima di tutto attraverso il buon esempio. Inoltre Mons. Muheria si è riferito con gratitudine a San Josemaría, per il cui impulso ha avuto inizio Strathmore, la prima istituzione di educazione superiore multirazziale e interreligiosa dell’Africa anglofona.

Montevideo

(Uruguay)

Attività sociale

a Quebracho

La località di Quebracho conta 2.500 abitanti, che vivono della coltivazione dei cereali, della orticoltura, dell’allevamento zootecnico estensivo e dei prodotti del latte. Si trova in uno dei dipartimenti più popolati dell’Uruguay. Lo scorso mese di gennaio, su richiesta del sindaco, 24 studenti vi si sono trasferiti da Montevideo per ridipingere diverse installazioni pubbliche del comune, ma anche alcune abitazioni di persone anziane e povere, oltre a due saloni parrocchiali. Inoltre hanno impartito una serie di lezioni e organizzato alcune attività per circa 60 bambini del quartiere più povero della località.

Roma

Il fedele laico:

realtà

e prospettive

Nei giorni 7 e 8 aprile ha avuto luogo a Roma il Congresso “Il fedele laico: realtà e prospettive”, organizzato dalla Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università della Santa Croce.

Il presidente del comitato organizzatore, il reverendo professor Luis Navarro, ha spiegato che “ormai è evidente la spinta data dal Concilio Vaticano II al ruolo dei laici, come fedeli impegnati nella realtà secolare, chiamati alla santità e a partecipare in prima persona alla missione della Chiesa nel rivitalizzare il mondo”. Secondo il professor Navarro, “un laico ben formato e consapevole dei propri doveri verso la società è luce nel mondo”.

I lavori sono stati presieduti dal Cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici. Sono intervenuti, fra gli altri, Mons. Francesco Coccopalmerio (presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi), il professor Giacomo Canobbio (Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale), il professor Guzmán Carriquiry (in questo momento sottosegretario del Pontificio Consiglio per i Laici), i professori José Ramón Villar e María Blanco (Università di Navarra) e il sociologo Sergio Belardinelli (Università di Bologna). Inoltre, in ognuna delle giornate ha avuto luogo una tavola rotonda con i rappresentanti di varie realtà ecclesiali (Cammino Neocatecumenale, Rinnovamento Carismatico, Movimento dei Focolari, Comunità di Sant’Egidio) e con cristiani laici che hanno una certa responsabilità nella vita pubblica: giornalisti, politici, agenti culturali, ecc.

Piura (Perù)

Seminario

specialistico

per giornalisti

La Facoltà di Comunicazione e il Gruppo di Ricerca in Biomedicina dell’Università di Piura hanno organizzato, tra i mesi di ottobre e novembre del 2010, un seminario specialistico per giornalisti. L’obiettivo era quello di offrire una informazione aggiornata su scienza e bioetica ai giornalisti della città di Piura e della regione. Nello stesso tempo, si trattava di riflettere sui fondamenti antropologici della vita. Sono state contate 27 comunicazioni dal mondo della stampa, della radio e della televisione.

Il seminario ha registrato l’intervento della dottoressa Genara Castillo, che ha svolto il tema “L’Antropologia come base per una corretta comprensione del mondo attuale”. Il dottor Victor Morales ha parlato sulle origini della conoscenza scientifica; la dottoressa Rosa Zeta ha trattato dell’importanza e della finalità dell’informazione scientifica. Da parte sua, il dottor Gerardo Castillo ha dissertato intorno ai fondamenti e alle implicazioni culturali della conoscenza nel campo della ginecologia. Nella sua conferenza il dottor Jaime Millás, infine, ha parlato delle cellule madri.

I conferenzieri hanno dovuto rispondere a numerosi quesiti dei giornalisti su temi di attualità come l’aborto, la contraccezione, l’omosessualità o l’origine della vita. A chiusura del seminario, i giornalisti hanno sollecitato l’Università di Piura a continuare a offrire queste iniziative di formazione.

Premià de Mar

(Spagna)

Essere cristiano

nella società

pluralistica

contemporanea

La 46ª edizione delle Giornate teologiche e pastorali di Castelldaura (25 e 26 gennaio), a Premià de Mar, ha trattato il tema “Secolarismo e cultura della fede”. Le Giornate sono state organizzate dal Centro Sacerdotale Rosselló di Barcellona e vi hanno partecipato circa 150 sacerdoti delle varie diocesi della Catalogna.

Il sacerdote Albert Barceló, direttore del Centro Sacerdotale, ha spiegato che “l’obbiettivo che ci spinge ogni anno a organizzare questo incontro è la formazione permanente del clero. Si tratta di una occasione per mettere in comune le proprie esperienze pastorali, e sono ore di vera comunione e fraternità sacerdotale”. Le giornate, che sono state inaugurate nel 1965, vogliono servire da aggiornamento teologico e pastorale sugli avvenimenti della società e sul contributo dato dalla Chiesa. Sono state affrontate diverse questioni, come lo sradicamento della povertà, il laicismo, la famiglia, la bioetica, la comunicazione, il sacerdozio, l’ecumenismo, la Persona di Gesù di Nazaret, la figura di San Paolo e la catechesi.

Ecco i nomi di alcuni relatori: Mons. Jesús Sanz Montes (Arcivescovo di Oviedo), Mons. Ángel Rodríguez Luño (Decano della Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce di Roma), don Ignasi Fuster (professore della Facoltà di Teologia della Catalogna), la giornalista Mari Paz López (corrispondente da Roma e dal Vaticano de La Vanguardia fino al 2009), il dottor Joan de Dou (psichiatra) e il filosofo Jaume Nubiola (Università di Navarra).

Torreciudad

(Spagna)

Nuova pagina web

inaugurata

dal Santuario

di Torreciudad

La nuova pagina web del Santuario di Torreciudad è strutturata intorno a tre grandi nuclei: “Che cos’è Torreciudad”, “Organizza il tuo viaggio” e “Vivi il Santuario”.

Con il primo si vuol dare la più ampia informazione alle persone che ancora non sono state nel Santuario: la devozione alla Vergine Maria, le origini storiche, la sua relazione con San Josemaría e l’Opus Dei. Questa parte è completata da una sezione dedicata al Dipartimento di Musica — che, fra le altre cose, organizza un Ciclo Internazionale di Organo — e da un’altra dedicata all’Istituto Mariologico, editore della rivista di teologia Scripta de Maria.

“Organizza il tuo viaggio” fornisce a chi decide di visitare il Santuario le informazioni necessarie per preparare il pellegrinaggio e la permanenza: orari, piante, climatologia, come arrivare, alloggi nei dintorni, luoghi di interesse nel territorio, ecc. Esiste una pagina specifica per i gruppi (scuole, parrocchie, agenzie di viaggio) e un’altra per le celebrazioni familiari; si può fare anche una visita virtuale al Santuario con l’aiuto di immagini sferiche a 360°.

La terza sezione è concepita per le persone che già conoscono Torreciudad e desiderano diffondere le sue attività: canale di video-cassette, gallerie fotografiche, bollettino digitale, messaggi alla Madonna, rivista trimestrale, ecc.

I paragrafi “Notizie” e “Ci hanno fatto visita” permettono di affacciarsi alla web ai veri protagonisti, pellegrini e visitatori, che per raccontare le loro esperienze hanno a loro disposizione anche i collegamenti a Facebook e a Twitter. La web si completa con un’agenda delle attività, che mostra gli eventi organizzati nel Santuario per i successivi dodici mesi e articoli speciali che spiegano i diversi aspetti di Torreciudad, come la Giornata Mondiale della Gioventù, il Cammino di Santiago o la collaborazione ai progetti di solidarietà.

Roma

La formazione

spirituale personale

nei seminari

Per ottenere risultati positivi nella formazione spirituale dei seminaristi è necessario saper integrare il progetto formativo e la libertà interiore dei candidati al sacerdozio. Questo percorso deve iniziare dal cosiddetto “periodo propedeutico” e continuare sino alla fase di inserimento nel ministero pastorale. Tale compito può essere facilitato dall’adozione di criteri uniformi accettati dagli educatori, dal rettore e dai formatori del seminario fino al Vescovo, che è il responsabile ultimo della formazione sacerdotale. Di queste e altre questioni si è parlato nella settimana di studio su “La formazione spirituale personale nei seminari”, organizzata dal 7 all’11 febbraio dal Centro di Formazione Sacerdotale della Pontificia Università della Santa Croce.

All’incontro erano presenti rettori di seminari, direttori spirituali e formatori, provenienti da diversi contesti culturali ed ecclesiali. Gli interventi dei vari conferenzieri hanno sottolineato i chiari criteri di formazione proposti da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI, rispettivamente contenuti nell’Esortazione apostolica Pastores dabo vobis e nella “Lettera ai seminaristi”.

In sostanza, lo scambio di esperienze tra i partecipanti ha messo in evidenza che l’educazione al celibato, l’orazione e la carità pastorale rappresentano la vera sfida nella costruzione di personalità strutturate intorno al senso oblativo della vita, praticando costantemente le virtù attraverso criteri chiari e con un cuore felicemente incentrato in Cristo.

Era presente il Cardinale Zenón Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Fra i relatori si notavano il professor Eduardo Baura, direttore del Centro di Formazione Sacerdotale, il professor Luis Romera, rettore della Pontificia Università della Santa Croce, Mons. Francesco Cavina, della Segreteria di Stato della Santa Sede, il professor Álvaro Granados, docente di Teologia pastorale nella Pontificia Università della Santa Croce, il professor Enrique de la Lama, docente di Storia della Chiesa nell’Università di Navarra, Mons. José María Yanguas, Vescovo di Cuenca (Spagna), il dottor Franco Poterzio, docente di psichiatria all’Università di Milano, Mons. Salvatore Di Cristina, Vescovo di Monreale (Italia), e il professor Paul O’Callaghan, docente di Teologia Dogmatica nella Pontificia Università della Santa Croce.

Otto sono state le tavole rotonde sui temi che seguono: “Conoscenza degli ambienti da cui provengono i seminaristi”, “Anno propedeutico e discernimento”, “Alcune risposte alla domanda: in che cosa sono compatibili l’auto-affermazione e la formazione pilotata?”, “Proposte per la formazione dei superiori o formatori”, “Lo stile di vita del seminarista dentro e fuori il seminario (vita sociale, periodo estivo, amicizie, Internet)”, “Interiorizzazione dell’opzione celibataria. Ostacoli e mezzi per perseverare”, “Direzione spirituale fuori dal seminario” e “Direzione spirituale dopo il seminario”.

Carania (Perù)

Lavoro sociale

degli universitari

Dal 2 al 13 gennaio 2011 il Centro Culturale Los Andes ha organizzato un campo di lavoro per universitari nella località di Carania — nella provincia di Yauyos —, a 3.500 metri di altitudine. Questa attività fa parte di un progetto di più ampio respiro per stimolare lo sviluppo di questa zona andina, promosso dall’Istituto Rurale Valle Grande, dal Governo Basco e dalla ONG Zabalketa. I venti universitari che hanno partecipato sono riusciti a scavare una trincea di un chilometro e mezzo nel pendio di una montagna per collocarvi i tubi che avrebbero trasportato l’acqua per tutta la comunità. Sono stati aiutati dalla popolazione di Carania e, nonostante le avversità climatiche, sono riusciti a completare l’opera. Hanno anche tolto le erbacce e la gramigna che ricopriva gli alberi piantati nella zona l’anno precedente durante un programma di riforestazione.

Canals (Spagna)

Presentazione

del libro

Memorias de

Escora

(1959-2009)

Lo scorso 8 aprile, nella Sala delle Esposizioni dell’ex casa delle Poste di Canals (Valencia), ha avuto luogo la presentazione del libro Memorias de Escora (1959-2009), scritto da Rafael López, uno dei primi soci di questo centro educativo di attività extrascolastiche e di tempo libero. Durante la presentazione sono intervenuti, oltre all’autore, anche altri membri più anziani del club giovanile. Alla fine sono state proiettate alcune fotografie.

Il libro, di 400 pagine, è l’ultimo degli eventi commemorativi organizzati in occasione del 50° anniversario dell’inizio di questa associazione giovanile della Costiera, con sede a Canals, che è nata per impulso di San Josemaría.

Negli anni ’50 San Josemaría Escrivá aveva incoraggiato alcuni genitori ad avviare una serie di progetti che servissero ai propri figli e ai figli degli amici per utilizzare bene il tempo e ricevere una formazione umana e cristiana.

Per commemorare l’importante anniversario sono state organizzate anche altre iniziative. Per esempio, il Circolo Himalaya di Escora ha predisposto una esposizione di fotografie di questo mezzo secolo e ha collocato una immagine della Madonna Addolorata, benedetta dal parroco del paese, sulla cima più alta di Canals, la Atalaya. Da allora molte persone vi si sono recate in pellegrinaggio.

Casa Blanca

(Uruguay)

Campo di lavoro

a Paysandù

A marzo, 48 giovani universitari che partecipano alle attività formative della Prelatura in vari punti del Paese sono arrivati a Casa Blanca, una zona afflitta dalla povertà, facente parte del dipartimento di Paysandù, a 400 chilometri dalla capitale dell’Uruguay. Cinque giornate sono state dedicate al restauro della Cappella della zona — un edificio più che centenario — e alle visite alle famiglie ivi residenti, specialmente le più bisognose. Fra le altre cose, gli universitari hanno sostituito il tetto della casa di una famiglia che non disponeva dei mezzi economici necessari. Si è anche potuto cominciare a sistemare il locale che sarà destinato a una scuola rurale. I giovani volontari, aiutati dalla gente del luogo, hanno tagliato il prato e le erbacce, hanno abbattuto un certo numero di alberi e sostituito alcune finestre e serrature. Questi restauri sono stati compiuti grazie alle donazioni di diverse persone e ditte. La collaborazione degli abitanti di Casa Blanca, poi, è servita ad arricchire tutti; così è stato possibile fare il punto della situazione attuale del paese e stabilire gli interventi più necessari nel futuro.

Roma

Giornata sulla

beatificazione di

Giovanni Paolo II

“Beatificazione di Giovanni Paolo II: opinione pubblica e sensus fidei” è stato il tema della Giornata di Studio organizzata, a Roma, dalla Pontificia Università della Santa Croce, lo scorso 1° aprile, in occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II, che sarebbe avvenuta un mese dopo. Ha inaugurato i lavori il Cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. Anche l’ex direttore dell’Ufficio Stampa della Santa Sede, Joaquín Navarro-Valls, ha pronunciato una conferenza.

La seconda parte della giornata prevedeva una tavola rotonda con la partecipazione di giornalisti vaticanisti e docenti delle comunicazioni, moderata dal professor Diego Contreras, Decano della Facoltà della Comunicazione Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce. Sono intervenuti: Luigi Accattoli, vaticanista emerito del quotidiano “Corriere della Sera”; Aldo Maria Valli, vaticanista del Telegiornale Rai; Marina Ricci, vaticanista del Telegiornale di Canale 5-Mediaset; Elisabetta Lo Iacono, docente di giornalismo nella Facoltà Teologica San Bonaventura; Giovanni Tridente, professore di Etica dell’informazione nella Pontificia Università della Santa Croce.

Alcune settimane prima, il 9 marzo, nella stessa sede, il postulatore della causa di canonizzazione di Giovanni Paolo II aveva partecipato a uno dei colloqui organizzati dalla Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce. Durante l’incontro, Mons. Slawomir Oder ha detto che Karol Wojtyla “mostrava il Vangelo, la parola di Dio, con la propria vita”. Il postulatore ha asserito che questi ultimi sei anni, nei quali gli è toccato di seguire il processo di beatificazione, costituiscono “la tappa più importante” della sua vita.

Mons. Oder ha affermato che la personalità di Giovanni Paolo II era affascinante e che “quando non poteva parlare più perché aveva perduto questa capacità, trasmetteva ugualmente — malgrado la sua impotenza umana — la forza della sua fede”. Infine ha spiegato che “la santità è un processo, una risposta che l’uomo dà per grazia di Dio”. Chi “si affida a Lui lascia che il proprio cuore si trasformi”.

Yaundé

(Camerun)

Programma

“Formazione

delle Formatrici”

“Formazione delle Formatrici” è una iniziativa del CEPS — Centro per la Promozione Sociale — e si svolge da parecchi anni a Mehandan, una località alla periferia di Yaundé.

Il programma prevede varie tappe. La prima consiste nel formare un gruppo di ragazze universitarie nella gestione e nel business plan; poi avviene una prima valutazione e le migliori vanno nei diversi villaggi a formare le donne nella gestione delle loro attività economiche.

Nel 2009 hanno ricevuto questa formazione 35 ragazze, che poi hanno fatto lezione a oltre un centinaio di donne contadine di cinque villaggi: Mehandan, Nkolnda, Nkolngok, Nsimalen e Lobé. Più tardi, 83 donne hanno potuto accedere a un microcredito per iniziare un’attività o per migliorare quella che già gestivano, e al controllo mensile della stessa, per un periodo variabile da 6 mesi a un anno. Durante questo arco di tempo si può valutare come la formazione aiuti la crescita della persona nei suoi vari aspetti: familiare, morale, sociale, economico, ecc. Le donne si sono mostrate grate per la formazione ricevuta e per l’assistenza loro offerta.

Nel 2010 è stato realizzato lo stesso progetto: hanno partecipato 38 ragazze, che hanno fatto lezione a circa 100 donne. I villaggi sono stati: Mehandan III, Nkolnda II, Nkol-Mefou, Ekoko II e Benebalot; l’impatto continua a essere positivo. Ora comincerà la tappa del controllo sistematico. Alla fine le universitarie ricevono un attestato. Esse stesse apprezzano l’importanza di formarsi, per essere poi in grado di dare formazione alle donne che hanno scarse risorse economiche, allo scopo di migliorare il loro livello di vita.

Parigi (Francia)

A Roma

un seminario

per giornalisti

francesi

A Roma, nei giorni 7, 8 e 9 aprile, presso la Pontificia Università della Santa Croce, ha avuto luogo un seminario per giornalisti, organizzato dall’Ufficio Informazioni dell’Opus Dei in Francia, che aveva per titolo “Le sfide del pontificato di Benedetto XVI” e si proponeva l’obiettivo di dare a quindici professionisti dell’informazione religiosa di lingua francese le chiavi per la comprensione della Chiesa Cattolica.

I partecipanti hanno avuto l’opportunità di ascoltare alcuni diretti collaboratori di Benedetto XVI, come padre Federico Lombardi, direttore dell’Ufficio Stampa della Santa Sede, e Mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali. Sono intervenuti anche Mons. Jean Lafitte, segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia, e il Cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

Inoltre i giornalisti francesi hanno potuto scambiare impressioni ed esperienze con i corrispondenti romani di grandi quotidiani e con i “vaticanisti”.

Il seminario si è anche avvalso del contributo di alcuni professori della Pontificia Università della Santa Croce. Queste intense giornate si sono rivelate un’occasione di dialogo fruttuoso tra alcune delle più importanti personalità della Chiesa e i professionisti dell’informazione.

Nairobi (Kenya)

La Strathmore

University

assegna un

dottorato

honoris causa

Venerdì 24 giugno Olga Marlin, una delle prime donne arrivate in Kenya per iniziare l’attività apostolica dell’Opus Dei, ha ricevuto dalla Strathmore University il dottorato honoris causa in Letteratura. La neo-dottoressa è nata a New York il 12 novembre 1934 e si è diplomata nel 1956 al Trinity College di Dublino dopo un master in Arti. Nel 1957 ha ottenuto un diploma in Educazione presso l’University College di Dublino e nel 1960 è arrivata in Kenya. Il desiderio di dare formazione alla donna africana l’ha spinta a cominciare, insieme ad altre donne, il lavoro nel Kianda College nel 1961, un college di segretariato aperto a donne di tutte le razze, che nel 1963 è confluito nella Strathmore University. La dottoressa Marlin è stata anche animatrice di molte iniziative per la promozione della donna in Kenya, Uganda e Nigeria. Attraverso Kianda Foundation hanno iniziato le attività Kibondeni College, Kimlea Girls Technical Training Centre, Tewa Training Centre e molte altre iniziative per la promozione in campo femminile. Nel 2002 ha pubblicato To Africa with a Dream, un libro che raccoglie le memorie della sua chiamata all’Opus Dei e degli inizi dell’attività in Kenya. Ne sono state pubblicate varie edizioni ed è stato tradotto in diverse lingue.

Romana, n. 52, Gennaio-Giugno 2011, p. 145-154.

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