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San Josemaría sugli schermi

Il 25 marzo è stato proiettato per la prima volta, in Spagna, il film There Be Dragons[1] di Roland Joffé. La storia, ambientata durante la guerra civile spagnola, si svolge prendendo lo spunto dalle ricerche di un giornalista, Robert (Dougray Scott), sulla figura di Josemaría Escrivá (Charlie Cox). Mentre lavora al film, Robert scopre che suo padre, Manolo (Wes Bentley), con il quale da otto anni non ha nessuna relazione, è stato amico di Escrivá durante l’infanzia. In tal modo il fondatore dell’Opus Dei diventa uno dei protagonisti di questo film, che dà una interpretazione artistica degli anni della sua giovinezza e del suo atteggiamento durante la guerra.

Dopo la prima in Spagna, There Be Dragons è arrivato anche nei cinema degli Stati Uniti (6 maggio), del Portogallo (19 maggio) e della Turchia (27 maggio); prossimamente sarà proiettato in America Latina, Canada, Regno Unito, Cina, India, Filippine e in alcuni Paesi africani anglofoni.

Il film ha avuto un’eco sulla stampa e su internet. I commenti sottolineano, fra i tanti aspetti, la suggestiva narrazione del dramma umano del perdono, la convincente rappresentazione della vita di un Santo contemporaneo e l’analisi sulla presenza del male nell’esistenza degli uomini e sulla necessità di lottare per superare gli ostacoli che ognuno incontra nella propria vita.

A Roma il film è stato presentato il 21 marzo nel Pontificio Collegio del Nord America (NAC), davanti a eminenti personalità della Chiesa e del mondo della cultura. Erano presenti il regista, Roland Joffé, e uno dei produttori, Ignacio Gómez-Sancha.

There Be Dragons sta facendo parlare di sé, non solo per il suo valore artistico, ma anche per il suo impatto nella vita pratica di persone di ogni tipo. Nella pagina web di San Josemaría sono state pubblicate varie testimonianze di persone — compresi alcuni attori del film — che fanno commenti positivi sulla sua vita o dichiarano di aver cambiato le loro idee sulla figura del sacerdote.

[1] Il titolo del film è praticamente intraducibile (in Spagna l’hanno intitolato Encontrarás Dragones — “Incontrerai i Draghi”); quando sarà doppiato e proiettato in Italia probabilmente assumerà un titolo completamente diverso, come avviene quasi sempre.

Romana, n. 52, Gennaio-Giugno 2011, p. 114.

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