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I cooperatori dell’Opus Dei: una lampada accesa

L’Ufficio informazioni dell’Opus Dei ha pubblicato un breve opuscolo nel quale si spiega la figura del cooperatore e in che modo egli può aiutare ed essere aiutato; in esso sono riportate molte testimonianze di persone dei cinque continenti.

I cooperatori dell’Opus Dei costituiscono un’associazione unita alla Prelatura e, pur senza appartenere all’Opus Dei, partecipano ai suoi apostolati in diverse maniere. In tutti i Paesi essi aiutano con le loro preghiere, con le loro mortificazioni, con le loro attività professionali e con il loro impegno economico.

Il sigillo dell’associazione dei cooperatori dell’Opus Dei rispecchia la loro missione: una croce e una lampada accesa, simile a quelle che si trovano nelle catacombe cristiane. Nel testo introduttivo della pubblicazione, il Prelato dell’Opus Dei scrive:

“In una parabola del Vangelo la lampada accesa simbolizza la luce della fede che si manifesta nelle opere buone (Mt 25,1-13).

“Il mondo avrà sempre bisogno di uomini e di donne che si propongano di diffondere la luce di Cristo e seminino, con opere di carità, la pace e la gioia. Chiedo a Dio Nostro Signore che ogni cooperatore sappia lasciare una scia di concordia e di servizio alla società.

“Grazie a Dio, vi sono molte iniziative educative e sociali sorte in moltissimi luoghi grazie alla collaborazione dei membri dell’Opus Dei, dei cooperatori e di molte altre persone di buona volontà. Anche nei prossimi anni sarà necessario progettare e avviare altre iniziative, volte al servizio di specifiche necessità locali, che possano essere anche un punto di riferimento culturale, sociale e spirituale.

“Quando prego ogni giorno per i cooperatori, come fanno tutti nell’Opus Dei, chiedo a Dio di premiare il loro aiuto generoso, affinché possano conoscere sempre meglio la Verità consolatrice di Cristo”.

Romana, n. 54, Gennaio-Giugno 2012, p. 133-134.

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