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Traduzione in italiano del Decreto della Congregazione delle Cause dei Santi sul carattere straordinario di una guarigione attribuita al Venerabile Servo di Dio Álvaro del Portillo (5-VII-2013)

CONGREGAZIONE DELLE CAUSE

DEI SANTI

ROMANA e della PRELATURA della SANTA CROCE e OPUS DEI

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

del Ven. Servo di Dio

ÁLVARO DEL PORTILLO Y DIEZ

DE SOLLANO

Vescovo titolare di Vita

Prelato della Prelatura Personale della Santa Croce e

Opus Dei

(1914-1994)

DECRETO SUL MIRACOLO

Il Venerabile Servo di Dio Álvaro del Portillo y Diez de Sollano nacque

a Madrid l’11 marzo 1914 in una famiglia cristiana, terzo di otto figli.

Fu dottore in ingegneria civile, in storia e in diritto canonico. Nel 1935, a

21 anni, chiese l’ammissione all’Opus Dei e, dopo un prudente periodo di

tempo, divenne il piu valido collaboratore di San Josemaría. Il 25 giugno

1944 ricevette il sacro ordine del presbiterato e nel 1946 si stabili a Roma

per aiutare San Josemaría nel governo e nell’espansione dell’Opus Dei.

Svolse con generosita molti incarichi per la Santa Sede: Consultore di

Dicasteri della Curia Romana e, durante il Concilio Ecumenico Vaticano

II, Segretario della Commissione De disciplina cleri et populi christiani e

perito di altre Commissioni. Il 15 settembre 1975 venne eletto primo successore

di San Josemaría alla guida dell’Opus Dei. Il 28 novembre 1982. Il

Beato Giovanni Paolo II eresse l’Opus Dei in Prelatura personale e nominò

Prelato il Venerabile Álvaro del Portillo e il 6 gennaio 1991 gli conferi

l’ordinazione episcopale. Nel suo ministero pastorale si contraddistinse

in modo eminente per la fedelta allo spirito e al messaggio proclamato

dal Fondatore. Pose il massimo impegno nell’espansione degli apostolati

della Prelatura al servizio della Chiesa. Durante i 19 anni nei quali guidò

l’Opera, essa aprì centri stabili in ben 20 nuovi Paesi, chiamò al sacerdozio

piu di mille fedeli della Prelatura, diede avvio a molte iniziative di carattere

sociale e assistenziale, fondò a Roma la Pontificia Università della Santa

Croce per portare a compimento un antico desiderio di San Josemaría e

realizzò molte altre attività analoghe. Viaggiò inoltre nei cinque continenti

per proclamare con grande fortezza la verita del Vangelo. All’alba del 23

marzo 1994, poche ore dopo il rientro da un pellegrinaggio in Terra Santa,

il Signore lo chiamò a Sé e immediatamente si ricevettero prove della sua

fama di santita diffusa nel mondo intero.

Tra queste spiccano le notizie di grazie sia spirituali sia materiali,

oltre a numerose guarigioni attribuite alla sua intercessione. Risultò

particolarmente degna di considerazione la guarigione di un bambino,

nato il 10 luglio 2003 con una malformazione congenita del cervello in

entrambi gli emisferi, a causa di un difetto di migrazione neuronale, una

cardiopatia congenita cianotica (“tetralogia di Fallot”) e un onfalocele.

Nei primi giorni di vita, il bambino subi vari accessi di ipossia ischemica

cerebrale e il 2 agosto ebbe un arresto cardiaco dovuto a un massiccio

emopericardio che durò fra i 30 e i 45 minuti. Durante questa fase i

medici tentarono di rianimarlo senza successo. Quando cominciarono a

interrompere il trattamento, prima della sospensione totale, ricominciò

l’attivita cardiaca in maniera spontanea.

Contemporaneamente, i genitori del malato, informati dello stato del

figlio, intensificavano il ricorso all’intercessione del Venerabile Álvaro del Portillo

chiedendone la guarigione. Secondo il parere medico, l’evento ischemico

avrebbe dovuto produrre un danno neurologico gravissimo o anche la morte

del bambino. Invece, dal punto di vista funzionale, il recupero e stato completo

e permanente.

L’indagine diocesana di questa guarigione fu istruita presso la Curia ecclesiastica

di Santiago del Cile, tra il 5 agosto 2008 e il 6 agosto 2009. Il 15

gennaio 2010 questa Congregazione ha decretato la validita giuridica di tale

Processo. Il 18 ottobre del 2012 la Consulta Medica della Congregazione

riconobbe che una tale guarigione e inspiegabile secondo la scienza medica. Il

Congresso Peculiare dei Consultori Teologi fu celebrato il 15 dicembre 2012, e

la Sessione Ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi il 4 giugno 2013, presieduta

da me Cardinale Angelo Amato. I due organismi, sia quello dei Consultori,

sia quello dei Cardinali e Vescovi, hanno dato risposta affermativa unanime al

quesito se si trattasse di un miracolo operato da Dio.

Dopo aver ricevuto dal sottoscritto Cardinale Prefetto una relazione dettagliata

di tutto ciò, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle

Cause dei Santi, in data odierna, il Santo Padre Francesco ha dichiarato: Constano

le prove del miracolo operato da Dio attraverso l’intercessione del Venerabile

Servo di Dio Álvaro del Portillo y Diez de Sollano, Vescovo titolare di Vita, Prelato

della Prelatura personale della Santa Croce e Opus Dei; vale a dire la guarigione

rapida, perfetta e permanente di un bambino da «un prolungato arresto cardio-circolatorio,

tamponamento cardiaco, determinante insulto ipossico-ischemico in cerebropatia

congenita con pregressi danni del circolo cerebrale».

Il Santo Padre ha dato mandato di rendere pubblico questo Decreto e di

riportarlo negli Atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

Dato a Roma il 5 luglio dell’anno del Signore 2013.

Angelo Card. Amato, S.D.B.

Prefetto

L. + S.

 Marcello Bartolucci

Arcivescovo tit. di Bevagna

Segretario

Romana, n. 57, Luglio-Dicembre 2013, p. 215-217.

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