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Quattro progetti sociali in Africa

«Tutti, nella misura del possibile, dobbiamo metterci in contatto con le persone che soffrono: con i malati, con i poveri [...], con quelli che sono soli, abbandonati». Queste parole, scritte da Mons. Álvaro del Portillo nel 1981, rispecchiano il suo desiderio di aiutare gli altri e di avvicinare a tutti il volto amabile e misericordioso di Cristo. Un desiderio che lo indusse a promuovere decine di iniziative sociali ed educative in tutto il mondo negli anni in cui fu a capo dell’Opus Dei.

In occasione della sua beatificazione, Harambee Africa International raccoglie l’eco di queste parole e vuole dare nuovo impulso a questo desiderio. Perciò, in coordinamento col Comitato della beatificazione, la ONG ha organizzato una colletta speciale, il cui ricavato sarà destinato a quattro progetti voluti da Mons. del Portillo in alcuni Paesi africani.

1. La creazione di un centro materno-infantile dipendente dal Niger Hospital and Diagnostic Centre (Enugu, Nigeria). Il Niger Foundation and Diagnostic Centre (NFH) ha iniziato le prestazioni nel 1990, con l’obiettivo di contribuire a migliorare la situazione sanitaria della popolazione di Enugu, in Nigeria. Attualmente l’ospedale fornisce i servizi di ambulatorio medico, diagnosi, servizi terapeutici, radiologia e analisi cliniche. La creazione di un padiglione materno-infantile contribuirà a migliorare l’assistenza sanitaria nella metropoli di Enugu, che conta 1.200.000 abitanti.

2. L’ampliamento e il miglioramento di tre ambulatori medici e la formazione del personale infermieristico sono affidati al Centro Ospedaliero Monkole e all’Istituto Superiore di Scienze Infermieristiche (Kinshasa, Congo). Nel 1991 il Centro Congolese di Cultura, Formazione e Sviluppo ha dato vita al Centro Ospedaliero Monkole, nella regione di Mont-Ngafula. Oggi l’ospedale, con l’Istituto Superiore di Scienze Infermieristiche, assiste oltre 80.000 pazienti l’anno, 48.000 dei quali sono donne, di cui il 70% vive in condizioni di estrema povertà. I nuovi ambulatori assisteranno 10.000 bambini l’anno.

3. Lo sviluppo di un programma contro la denutrizione infantile del Centro Rurel Llomba (Bingerville, Costa d’Avorio). La continua instabilità del Paese dopo la guerra del 2002 e la successiva crisi economica hanno causato un grande deterioramento delle condizioni di vita della popolazione, specialmente nelle campagne. Per alleviare questa situazione, il progetto si propone una campagna contro la malnutrizione, l’assistenza medica di 4.800 persone, la formazione in igiene e nutrizione mediante corsi per 500 donne e l’acquisto di un veicolo che permetta di fare visite mediche a domicilio.

4. Un fondo borse di studio per sacerdoti e seminaristi africani che si formano alla Pontificia Università della Santa Croce (Roma). Si tratta di favorire la formazione di sacerdoti e seminaristi delle diocesi africane, che non potrebbero accedere agli studi ecclesiastici per mancanza di mezzi economici. Con una borsa di studio di 13.500 euro l’anno si coprono tutti i costi di uno studente a Roma, permettendo di vivere e comprendere la storia del cristianesimo accanto al Santo Padre e a servizio della Chiesa universale.

Romana, n. 58, Gennaio-Giugno 2014, p. 102-104.

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