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Alcuni dati economici del 2019

In questa sezione di Romana sono esposte le informazioni economiche relative all’anno precedente. In tal modo si desidera anche ringraziare dell’aiuto offerto i numerosi benefattori che collaborano al lavoro di evangelizzazione che svolge la prelatura dell’Opus Dei.

D’altra parte, è giusto ricordare che i fedeli della Prelatura sono cattolici normali, in maggioranza laici, che vivono del loro lavoro professionale: si mantengono come qualunque altro cittadino e, nella misura delle loro possibilità, dopo aver provveduto al sostentamento personale e familiare, sostengono le necessità della Prelatura e le iniziative apostoliche alle quali l’Opus Dei offre assistenza spirituale (università, scuole, iniziative sociali, collegi universitari o centri presso i quali si svolgono attività formative). I direttori della Prelatura forniscono informazioni su tali iniziative, sulle loro necessità e sulle modalità con cui si può collaborare.

Il Fondatore dell’Opus Dei stabilì (ed è riportato al n. 122 degli Statuti) che la Prelatura non assumesse la responsabilità degli aspetti gestionali, tecnici o economici di tali attività, e che non detenesse la proprietà dei beni utilizzati per le diverse opere apostoliche, ma si limitasse alla vivificazione cristiana di tali iniziative. Compete ai fedeli dell’Opera, d’accordo con il carattere secolare della loro condizione, assumere l’intera responsabilità delle iniziative apostoliche che promuovono come cittadini.

Pertanto, essendo totalmente indipendenti, occorre distinguere il regime economico della prelatura dell’Opus Dei da quello delle iniziative apostoliche.

A ogni modo, anche se in questo bollettino l’informazione economica istituzionale della Prelatura si limita all’ambito della sua sede centrale in Roma, a titolo illustrativo possono eventualmente aggiungersi anche i dati riguardanti qualche circoscrizione e l’informazione economica relativa ad alcune iniziative apostoliche sostenute sia da fedeli della Prelatura, sia da cooperatori e amici.

Regime economico della Prelatura

Per ciò che si riferisce alla Prelatura in quanto tale, i fedeli dell’Opus Dei e altri benefattori offrono elemosine e donativi per il sostentamento e la formazione del proprio clero (cfr. Codice di Diritto Canonico, can. 295, § 2), per il funzionamento materiale della curia prelatizia o delle sedi di governo nelle diverse circoscrizioni e per dare un aiuto economico a persone bisognose. La Prelatura accetta solo i donativi indispensabili a coprire queste necessità, poiché non è previsto l’accumulo di fondi.

a) Paesi nei quali la Prelatura è presente

Nelle circoscrizioni in cui la Prelatura è stabilmente presente, l’attività economica si limita al sostentamento del proprio clero e al funzionamento delle sedi degli organi di governo. A mo’ di esempio, il totale delle spese relative alla Regione della Spagna nel 2019 (momento nel quale constava di 10 delegazioni) è stato di 11,6 milioni di euro così ripartiti: sostentamento dei sacerdoti 5.300.000 € (45,8% delle spese); governo e formazione 5.900.000 € (50,5%, ripartiti nelle seguenti voci: - personale 3.600.000 €; - funzionamento delle sedi 1.700.000 €; - organizzazioni di attività formative 400.000 €; - varie 100.000 €); aiuti di carità 400.000 € (3,7%). A queste necessità sono stati destinati 12.000.000 €, quasi interamente (99,4%) provenienti da donativi dei fedeli della circoscrizione.

b) Curia della Prelatura e centri interregionali di formazione a Roma

Nell’anno 2019 le spese per il funzionamento della sede centrale dell’Opus Dei sono state di 1.750.200 € così ripartite:

● Manutenzione degli immobili (edifici compresi nel triangolo formato da viale Bruno Buozzi, via di Villa Sacchetti e via Domenico Cirillo): 578.000 €.

● Spese di consumo e collaborazioni: 960.200 €.

● Spese amministrative (comprendono le spese degli uffici della curia, dell’ufficio comunicazioni, per consulenza giuridica, elemosine, spostamenti, ecc.): 221.000 €.

Vi sono poi il Collegio Romano della Santa Croce e il Collegio Romano di Santa Maria, centri interregionali di formazione teologica e spirituale, rispettivamente per uomini e donne. Il Collegio Romano della Santa Croce è anche sede del seminario internazionale della Prelatura. Con una presenza di circa 150 studenti, le spese per il 2019 sono ammontate a 2.000.000 €. Il Collegio Romano di Santa Maria ha circa 100 alunne di oltre 20 Paesi. Nel medesimo 2019 le spese sono state di 1.005.000 €. I due centri si mantengono grazie ai contributi di fedeli della Prelatura di tutte le circoscrizioni.

Come funzionano economicamente le iniziative apostoliche alle quali la Prelatura dà assistenza spirituale

Si tratta di istituzioni educative e sociali di carattere civile, promosse da membri dell’Opus Dei insieme a molte altre persone. La Prelatura assume l’assistenza pastorale e l’animazione cristiana sulla base di un accordo con i promotori di ognuna di esse. Gli aspetti giuridici ed economici di queste iniziative competono ai rispettivi gestori (associazioni, fondazioni, cooperative sociali, ecc.) e all’ente giuridico civile proprietario, costituito a tal fine. Naturalmente, tutte sottostanno alle leggi, ai regolamenti e ai controlli del Paese in cui operano e forniscono le informazioni sui risultati economici d’accordo con i principi di trasparenza stabiliti dalla legge e dai propri statuti.

Ogni ente dispone dei propri organismi di governo ed è autonomo. In altre parole, ha una titolarità ben identificabile e non dipende dalla Prelatura per la gestione e l’organizzazione.

Si sostengono economicamente grazie agli introiti generati dalle loro attività (per esempio, le tasse di immatricolazione in una università) e, in molti casi, anche a donativi di privati e a sovvenzioni pubbliche conformi alla loro finalità, trattandosi di iniziative di interesse sociale, educativo, culturale, ecc.

Come si è già detto, i direttori della Prelatura informano i fedeli dell’Opera e altre persone disponibili sulla possibilità di sostenere queste iniziative. Al tempo stesso si assicurano anche che sia garantita una corretta gestione dei beni (serietà, sobrietà, trasparenza, ecc.) e si rispettino le leggi e gli obblighi fiscali.

I fedeli della Prelatura collaborano anche, nella misura delle loro possibilità, alle necessità della diocesi e della parrocchia di residenza, contribuendo, per esempio, alle collette che si fanno periodicamente per le missioni, per la Caritas, per il seminario diocesano, per i bisognosi e per altre necessità. Molti collaborano con organizzazioni civili che si dedicano all’assistenza dei bisognosi: mense, banchi alimentari, assistenza a madri nubili, ambulatori per indigenti, ecc.

In questo numero di Romana raccogliamo, a titolo di esempio, dati relativi ad alcune di queste iniziative estratti dai loro rendiconti economici: Eastlands College of Technology, Università delle Ande, Pontificia Università della Santa Croce e alcune istituzioni di carattere assistenziale. Nei successivi numeri di Romana riporteremo, anche a scopo divulgativo, informazioni relative ad altre istituzioni dei diversi continenti. Tutte le iniziative citate hanno autorizzato la pubblicazione dei dati in questo bollettino.

L’Eastlands College of Technology (ECT) è un centro di formazione professionale con sede in una zona industriale di Nairobi (Kenya). Gli studenti ricevono una formazione professionale qualificata in idraulica, elettricità ed elettronica, informatica, meccanica e altre aree professionali, come si può vedere in www.ect.ac.ke. Il sistema di apprendimento duale unisce la didattica in presenza (nelle aule e nei laboratori del college) a periodi di pratica in alcune aziende di Nairobi, presso le quali poi molti di questi giovani finiranno col trovare lavoro. Nel 2019 l’ECT ha avuto introiti pari a 526.829 € (il 21% proveniente dalle rette degli studenti, il 22% da borse di studio finanziate da imprese associate al progetto, il 46% da donativi di enti pubblici e privati per borse di studio o per le attrezzature dei laboratori, il 9% come sovvenzione di Strathmore Trust, del quale ECT fa parte, e un 3% da donazioni e prestazione di servizi). Quanto alle uscite, 390.277 € sono stati destinati al funzionamento ordinario del centro e il resto al miglioramento e al potenziamento degli impianti.

L’Università delle Ande (Santiago, Cile) pubblica una sua memoria economica annuale nel website istituzionale (www.uandes.cl). Per il 2019 il movimento economico generato dall’insieme delle sue facoltà, della clinica universitaria e della business school è ammontato a 162.000.000 €. Per maggiori dettagli, si può consultare la pagina web.

La Pontificia Università della Santa Croce (Roma, Italia) offre differenti percorsi di studio relativi alle seguenti discipline: Teologia, Filosofia, Diritto Canonico e Comunicazione. Gli studenti, provenienti da tutto il mondo, sono seminaristi che studiano le scienze sacre, laici e religiosi, e sacerdoti diocesani inviati dai loro vescovi per ottenere la licenza o il dottorato. Nel website dell’Università ogni anno viene pubblicato il bilancio di esercizio: www.pusc.it/info/bilanci.

In quello del 2019 sono riportate entrate pari a 11.631.000 € (il 71% dei quali provenienti da donativi di benefattori di diversi Paesi) e spese per 11.909.000 €, con un saldo contabile negativo di 278.000 €, coperto con la diminuzione per pari importo del fondo di dotazione dell’Università. Riguardo all’aiuto alla formazione dei sacerdoti, occorre ricordare che le fondazioni collegate con la Pontificia Università della Santa Croce, grazie a migliaia di donatori, concedono annualmente borse di studio per circa 1.900.000 € a 215 studenti provenienti da Paesi poveri, i cui vescovi possono coprire solo parzialmente queste spese.

Iniziative sociali e caritative

Tra le iniziative assistenziali promosse dai fedeli della Prelatura, sono numerose quelle che prestano servizi ai settori meno favoriti della società. Per esempio, nel 2019 la ONG Harambee International (nata in occasione della canonizzazione di san Josemaría per sviluppare progetti educativi nell’Africa Subsahariana) ha raccolto 558.068 €, da destinare a iniziative come quella promossa da Lwannunda Community Development Initiative (un progetto di sviluppo della imprenditorialità femminile nel distretto di Masaka in Uganda) o un progetto avviato in Ruanda (in cooperazione con la Segreteria Nazionale dell’Educazione Cattolica e la Conferenza Episcopale) per la formazione professionale di giovani madri delle zone di Kigali, Butare e Ruhengeri, con lo scopo di facilitare il loro inserimento in piccole imprese affinché conseguano l’autonomia economica. Si possono ottenere informazioni dettagliate in www.harambee-africa.org.

Romana, n. 70, Gennaio-Dicembre 2020, p. 123-127.

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